A partire dal 6 luglio, tutti i cittadini italiani dovranno possedere un indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) per ricevere le comunicazioni di rilievo della Pubblica Amministrazione come multe, rimborsi e detrazioni fiscali, accertamenti, cartelle esattoriali e simili.
La PEC diventa quindi quasi obbligatoria, "quasi" perché chi non dovesse attivarla entro la data indicata continuerà a ricevere a casa le vecchie raccomandate cartacee fino al 30 novembre, che dovranno però essere pagate con costi di gestione extra.
L'Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD)
Dallo scorso 6 giugno è attivo l'Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD), un registro contenente gli indirizzi PEC dei cittadini italiani inseriti finora, a cui la PA attingerà per la ricerca del domicilio digitale per l'invio delle comunicazioni.
Si può registrare la propria PEC come domicilio digitale sul sito domiciliodigitale.gov.it attraverso l'autenticazione SPID, CIE O CNS.