Una Grande Muraglia verde lunga 8000 chilometri che ridarà ossigeno all'Africa. A riparlare del "Great Green Wall", il più grande progetto al mondo per contrastare la desertificazione delle aree del Sahel e del Sahara, sono stati gli oltre 180 ricercatori presenti al Taklimakan Desert Forum nei giorni scorsi. Tra i temi emersi la necessità sempre più urgente di accelerare la realizzazione del progetto e considerare le "muraglie verdi" validi alleati contro il cambiamento climatico.
Un programma ambizioso e benevolo
Con i suoi 8000 chilometri di foreste disposte su 11 strati, quella africana sarà la più estesa muraglia verde mai realizzata e, di conseguenza, anche la più efficiente: si stima che nel complesso riuscirà a ripristinare 100 milioni di ettari di terreno degradato e catturare 250 milioni di tonnellate di CO2. Senza trascurare l'aspetto legato alle opportunità lavorative che creerà (e sta già creando) e all'abbattimento delle disuguaglianze.
I ritardi
Sono moltissime le forze riunite per accelerare un programma così ambizioso e benigno, dalle comunità e i governi locali alle imprese nazionali, alle ONG, fino a programmi internazionali come quello lanciato da Emmanuel Macron durane il One Planet Summit 2021. I primi cantieri del progetto sono stati avviati nel lontano 2008, ma i lavori ad oggi procedono ancora a rilento: pare che nel 2020, riporta Repubblica, si fosse ad appena il 5%, percentuale "aumentata" oggi al 18% che varia però da Paese a Paese.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite resta però convinta della necessità di rafforzare la conduzione africana del progetto, in coro con potenze e accordi istituzionali che spingano affinché venga raggiunto l'obiettivo dei 33 miliardi di dollari necessari per completare l'opera.
@typo_ita Avete mai sentito parlare della Grande Muraglia Verde? 🍃 #green #greatgreenwall #africa #desertificazione ♬ vlog, chill out, calm daily life(1370843)
