Le barriere coralline da città stampate in 3D che proteggono la biodiversità

Le sculture di Urban Reef uniscono design 3D e materiali naturali per accogliere la fauna e flora locale e migliorare i microclimi urbani

di Redazione - 20/12/2024 12:48

Le città moderne, dominate dal cemento e dall’urbanizzazione, potrebbero trovare una nuova linfa vitale grazie alle innovazioni che combinano tecnologia, design e sostenibilità. Tra queste, spicca il progetto di Urban Reef, una startup olandese che ha creato sculture stampate in 3D, ispirate alle barriere coralline, per promuovere la biodiversità negli ambienti urbani.

Design naturale e tecnologia 3D

Proprio come le barriere coralline, che accolgono il 25% delle specie marine conosciute, le sculture di Urban Reef puntano a facilitare la nascita di microclimi e la proliferazione di organismi locali. Realizzate con materiali organici come miceli, fondi di caffè, conchiglie e letame, queste strutture sono progettate per raccogliere l’acqua piovana e creare habitat umidi adatti a muschi, felci, alghe, uccelli e insetti. L’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale consente di progettare forme complesse e porose che replicano le strutture naturali delle barriere coralline, creando spazi di vita stratificati e diversificati.

Al momento, Urban Reef propone due principali tipologie di sculture: la “Rain Reef”, che raccoglie e distribuisce l’acqua piovana per generare ambienti ospitali per la fauna urbana, e la “Zoo Reef”, pensata come sostituto delle tradizionali fontane cittadine. Una ventina di esemplari di queste particolari sculture è già stata installata in scuole, università e zoo nei dintorni di Rotterdam, con effetti positivi: secondo la startup, le barriere coralline da "città" hanno già dimostrato di influenzare positivamente i microclimi locali, riducendo la temperatura e favorendo la biodiversità.

Un’etica rigenerativa per il futuro

Pierre Oskam, co-fondatore di Urban Reef, trae ispirazione dalle barriere coralline non solo come modello strutturale, ma anche come filosofia di design. “Tutto è un sistema vivente”, ha dichiarato in un'intervista a Mold, “dove anche i materiali apparentemente morti possono ospitare vita”. Questo approccio si contrappone al design urbano tradizionale, spesso estrattivo e controllato, puntando invece a una visione collaborativa tra natura e tecnologia.

Oltre a creare microclimi sostenibili, Urban Reef vuole sensibilizzare sull’importanza di preservare gli ecosistemi naturali. Il declino globale delle barriere coralline marine è una delle principali motivazioni alla base del progetto. L’obiettivo è creare un mondo in cui gli ecosistemi possano emergere e svilupparsi autonomamente, con interventi umani che favoriscano e non ostacolino questi processi.

Urban Reef sta anche esplorando materiali più sostenibili per ridurre l’energia necessaria alla produzione delle sue sculture in ceramica. Inoltre, i fondatori immaginano un futuro in cui queste strutture possano evolvere in sistemi più grandi, integrati nell’architettura urbana, trasformando gli edifici stessi in habitat per la biodiversità.