Windows, Mac e ChromebooK: quale portatile scegliere nel 2023

Scegliere la piattaforma giusta è fondamentale, soprattutto adesso che i Chromebook avanzano

di Gabriele Arestivo - 12/01/2023 10:48

Quando si cerca un nuovo portatile ci si limita spesso a cercare in rete le nuove uscite e le offerte del momento, senza tenere molto in considerazione le proprie necessità. Nel 2023 le cose sono cambiate, anche nel mondo dei notebook, con nuove piattaforme come ChromeOS pronte a soppiantare in certi casi le "solite scelte". 

Chi ama i Mac e li utilizza da svariate generazioni non avrà forse alcun dubbio su dove puntare per un refresh tecnologico, anche se la stessa Apple gioca in casa una partita interessante con gli iPad Pro, sempre più produttivi e affini ai cugini MacBook. 

Perché scegliere un Chromebook

Potrebbe sembrare una scelta azzardata, quasi da nerd, invece è l'esatto opposto. Google ha semplificato l'esperienza d'uso di un portatile, assimilandola molto a quella che si ha su smartphone con Android. Addirittura adesso sono disponibili anche le applicazioni tramite il PlayStore, con qualche ovvia limitazione per il formato e vantaggio per l'ampia disponibilità rispetto alla controparte Microsoft (Store). 

I chromebook si scelgono quindi per la piattaforma in generale, la semplicità dell'interfaccia e la facilità di download delle applicazioni. A condire tutto, naturalmente, ci sono poi i tanti servizi Google che permettono una semplice sincronizzazione di documenti, file e email tra computer e smartphone (qualora li si utilizzino su mobile).

Scema quasi l'attenzione sull'hardware, sul dispositivo in sé, visto più come una semplice porta di accesso che il centro vero della propria esperienza d'uso. Bisogna pur scegliere il chromebook giusto, eccone un paio da considerare: 

Acer Vero 514 (15,6 pollici)

Il più interessante del momento, sia per il suo carattere "green" - con un'anima in plastica riciclata post-consumo (PCR) utilizzata in diversi componenti (tasti, touchpad, scocca) - che per l'intero pacchetto. Sotto la tastiera batte infatti un chip Intel Core di 12a generazione che non lascia molti dubbi sulle sue potenzialità, soprattutto perché si parla di un chromebook e per definizione non necessita di tanti "cavalli". 

Due gli elementi che lo rendono ancora più appetibile: la connettività - con WiFi 6, porta HDMI 2.0 e due USB-C - e la webcam Full HD, una rarità per il settore. Da segnalare anche tanta memoria con un SSD da 512 GB e almeno 8 GB di RAM.

Lo si trova a circa 500 euro su vari store online

Acer Chromebook 314 (14 pollici)

Un po' più piccolo, un po' meno prestante ma anche più economico. Questo modello incarna infatti uno degli ultimi processori a basso consumo che ben si coniugano proprio con ChromeOS, in questo caso si parla dell'Intel Pentium Silver N5030 quad-core. Esteticamente piacevole e essenziale, ha come punto debole una memoria da 64 GB eMMC (molto più lente degli SSD).

Non bisogna farne un dramma, su ChromeOS lo storage non è prioritario perché si "vive" molto nel cloud con documenti, contenuti e tanto altro. Qualcosa in più avrebbe fatto sicuramente comodo, ma stiamo parlando di un Chromebook che molto spesso lo si trova poco sopra i 300 euro

Perché scegliere Windows 11

La scelta più sicura per tanti, soprattutto alla luce di un'offerta molto ampia che spazia dal portatile tradizionale a quello estremo per chi vuol giocare all'ultimo titolo tripla A. Districarsi tra le tante opzioni non è cosa semplice, tuttavia la maggior parte degli utenti utilizza questi dispositivi solo per studiare, lavorare, navigare e guardare serie TV o film. Funzioni base che non necessitano affatto di una spesa eccessiva. 

Windows 11 è poi sempre più ottimizzato seppure molto energivoro. Adesso può contare anche su software come Intel Unison che permettono l'interazione rapida con tutti gli smartphone, compresi gli iPhone. Ecco quattro scelte per fascia di prezzo, così da rispondere un po' alle esigenze di tutti.

Huawei Matebook X Pro (2022)

Probabilmente uno dei migliori portatili sul mercato, ha tantissimi pregi e pochi difetti che faticherei pure a chiamare tali. Che si tratti di un dispositivo premium lo si riconosce al primo tocco: la scocca metallica è rivestita di un materiale morbido, caldo, e avere tutto in un chilo e ventisei fa la differenza. 

Il display 3,1 k a 90 Hz da 14 pollici è semplicemente uno dei migliori LCD del comparto, vanta una fedeltà cromatica eccezionale, alta luminosità (500 nit) e pochissimi riflessi. Cosa non certo scontata per i touchscreen, in più ha questo formato 3:2 che una volta adottato sarà difficile da abbandonare

Il Matebook X Pro 2022 è un fuoriclasse capace di mostrare i muscoli quando serve, con un Intel Core i7 di 12ma generazione e tanta memoria (16 GB di RAM e 1 TB su SSD), ma anche tanta classe. Elegante, prestante, leggero e perfettamente ottimizzato, semplicemente uno dei migliori "Windows" in circolazione. Una pecca? Il touchpad a volte un po' sensibile ai tocchi a causa di uno spessore complessivo molto contenuto.

Lo trovate poco sotto i 2000 euro qui

Asus Vivobook Pro 14X OLED

Sulla fascia medio alta il consiglio è di puntare su uno dei portatili più interessanti dello scorso anno, uno dei pochi a vantare un display OLED. Chissà quando avverrà l'avvicendamento completo tra LDC e OLED, per gli smartphone è bastato qualche anno ma le diagonali in gioco sono decisamente diverse. Il Vivobook Pro 14X N7400 sfoggia un NanoEdge da 14 pollici con risoluzione 2.8K che vi lascerà piacevolmente sorpresi. 

Ciò che conta è anche la piattaforma hardware, con tutta la potenza dei processori Intel Core (11ma gen) della serie H e il comparto grafico affidato alla scheda dedicata Nvidia GeForce RTX 3050.

Un notebook con carattere, viste anche gli elementi estetici utilizzati, ma ben focalizzato. Consideratela pure come un'ottima scelta per chi crea contenuti e vuole qualcosa da poter utilizzare comodamente in mobilità senza sfigurare. Non è facilissimo da trovare in commercio, qui lo vendono a circa 1.300 euro.

Honor MagicBook 16

Chi vuol andare sul semplice ma non vuole troppi compromessi dovrebbe puntare su una macchina come il MagicBook 16: spazioso, potente quanto serve e complessivamente economico. Cambia la piattaforma, con AMD Ryzen 5 5600H che non ha nulla da invidiare alla controparte Intel, e tanta memoria con 16 GB di RAM e 512 GB su SSD PCIe. 

Il MagicBook 16 piace perché è essenziale ma completo per la sua fascia di appartenenza. Il display da 16,1 pollici (Full HD) a 144 Hz fa comodo a chi usa tanto il portatile per godere di contenuti multimediali, sessioni di gioco occasionali e navigazione web. Non è una piuma, ovviamente, ma date le dimensioni i suoi 1,84 kg rappresentano un'ottimo compromesso. Ottimo il comparto connettività con WiFi 6 e tante porte: 2 USB-C, 2 USB-A, HDMI 2.0 e jack audio, peccato manchi il lettore di schede.  

Una delle migliori soluzioni in rapporto qualità/prezzo, lo si trova spesso in sconto sul sito ufficiale a circa 700 euro

Acer Aspire 3 (A315-58-36BT)

Per chi invece ha un budget risicato le soluzioni sono differenti e spesso puntano a modelli vetusti e poco aggiornati. Il consiglio è di concentrarsi sulla piattaforma hardware, assicurandosi che sia valida, e fare un check sui principali componenti: memoria, display, brand.

Questo Aspire risponde più o meno a tutti i requisiti richiesti per un portatile economico, ha un processore Intel Core i3 di 11ma generazione, 8 GB di memoria RAM e 256 GB di storage su SSD PCIe. Infine il display è un 15,6 pollici full HD.

Qualche compromesso inevitabile lo abbiamo sul fronte connettività, ci sono infatti tre USB-A e neanche una USB-C, c'è tuttavia una HDMI e una porta ethernet. L'Aspire 3 si trova poco sotto i 400 euro

Perché scegliere un MacBook 

Chi ha scelto questa strada difficilmente la abbandona, soprattutto in questi ultimi anni con il salto tecnologico che Apple ha garantito utilizzando i propri chip Apple Silicon. Moderni, leggeri, esteticamente accattivanti e con un sistema perfettamente ottimizzato e in grado di garantire un'intera giornata di lavoro senza dover cercare una presa di corrente. 

Insomma una certezza che ha creato una "lotta" interna tra la nuova e la vecchia generazione. E si, il "vecchio" chip M1 è infatti più che attuale ed è per questo che in tanti, noi compresi, lo consigliamo se si vuol spendere qualcosa in meno. 

MacBook Air M1

Nessuna ventola, nessun rumore, tanta autonomia. Un sogno per chi vuole un portatile bello e prestante da portare sempre con sé, nel proprio zaino, senza che pesi sulle spalle. Ha un display Retina da 13,3 pollici, fotocamera FaceTime HD, Touch ID, fino a 16 GB di memoria e fino a 2 TB di archiviazione. Essenziale anche nelle porte con due sole USB-C Thunderbolt per ricarica e altre connessioni, un hub USB-C potrebbe essere d'obbligo. 

Il chip M1 si è rivelato una vera rivoluzione per la casa di Cupertino e il mondo dei portatili in generale, con questa piattaforma sono infatti riusciti a dimostrare che l'architettura ARM (solitamente utilizzata per i chip degli smartphone e dei tablet) a bassissimo consumo è valida anche per le task più evolute. Naturalmente con i giusti presupposti e supporto, vedi la GPU a 7-core integrata che consuma poco e tiene testa alla concorrenza più blasonata. 

Il MacBook Air M1 si trova spesso sotto i 1000 euro.

MacBook Air M2

Spendendo qualcosa di più, tuttavia, c'è il nuovo modello, più attraente, sottile, con le sue linee più squadrate. Un look moderno a cui si associa la nuova piattaforma M2 che rappresenta un ulteriore passo in avanti, senza alcuno stravolgimento in termini di prestazioni generali. Motivo per cui il modello precedente è ancora una scelta valida a inizio 2023. 

Apple ha migliorato il display, più luminoso e leggermente più ampio con i suoi 13,6 pollici e cornici risicate. Finalmente c'è anche una webcam più adeguata ai tempi che corrono con risoluzione Full HD. Insomma un Air più interessante sotto tutti i punti di vista, ma anche più costoso, e chi ha necessità di tanta memoria d'archiviazione ma ha un budget limitato si troverà davanti questo dilemma: acquistare un MacBook Air M1 con più storage o un Air M2 base con memoria un po' più lenta (perché su singolo chip NAND)?