Tutti i tasti di iPhone 16: è ritorno al passato?

Il design complessivo del nuovo iPhone è quasi invariato ma l'introduzione di piccoli elementi, come i tasti fisici, sta aprendo a nuovi tipi d'interazione e funzioni

di Greta Rosa - 22/10/2024 17:00

È un “eterno ritorno” anche nel settore in maggior tensione verso il progresso e i nuovi orizzonti, quello che segue il ritmo (più o meno) frenetico dell’innovazione: la tecnologia. Si sa, le mode e la storia sono cicliche, ma a quanto pare lo sono anche alcuni attributi dei dispositivi consumer.

Se in un’epoca non troppo lontana i telefoni mobili ospitavano più pulsanti che schermo (alcuni con tanto di tastiera Qwerty, che i nostalgici del BlackBerry ricorderanno bene), negli anni, sotto l’egida di Apple, il display touch ha preso il sopravvento, spogliando il telefono di quanti più pulsanti possibili, ridotti a un’esigua manciata. Fino a quasi scomparire quasi del tutto.

Eppure, il grande protagonista del panorama tech consumer della seconda metà dell’anno (senza fare nomi: iPhone 16) ha appena segnato un ritorno al passato. Di osservazioni a riguardo, prove, disamine e parole ne sono stati fatte e dette in abbondanza. Ma, al netto di un’attenzione quasi morbosa verso una delle new entry dell’anno – guardate a caso, un tasto – non ci si è forse davvero concentrati sulla riapparizione di bordi più fisici e interattivi.

Il design che cambia

Nel periodo storico in cui l'industria tecnologica si muove verso la perentoria eliminazione di qualsiasi pulsante a favore di soluzioni touch, Apple ha deciso di invertire la rotta. Con i ben cinque tasti del nuovo iPhone, comprensivi del nuovo Camera Control, il colosso di Cupertino sembrerebbe voler ridefinire il concetto di interazione con lo smartphone.

Per capire meglio questa svolta, è utile ripercorrere l'evoluzione di iPhone negli ultimi anni. Dal 2017, con l'eliminazione del tasto Home, Apple ha ridotto ulteriormente all’osso i controlli fisici (nel segno della sua distintiva essenzialità), incoraggiando gli utenti, tra le altre cose, a interagire con Siri usando la voce. L'anno scorso, l’introduzione di un quarto tasto - l'Action Button - su iPhone 15 Pro e Pro Max ha svelato le nuove intenzioni dell’azienda, che guardano inesorabilmente al passato.

Action Button, per chi non lo sapesse, è un pulsante multifunzione che può essere configurato per svariate azioni, come accendere la torcia o avviare un'app. Con iPhone 16, il numero di controlli fisici è arrivato a cinque. Il già citato Camera Control, un tasto fisico pensato in primis per i grandi utilizzatori della fotocamera, potrebbe essere frutto di un’intuizione: se lo smartphone si è affermato come degno sostituto della macchina fotografica, perché non inserire un pulsante che ci dia accesso immediato alla fotocamera e alle sue impostazioni senza dover passare dal display?

Peraltro, non si tratta di un pulsante “tradizionale”: Camera Control ha un sensore capacitivo integrato che consente di riconoscere vari gesti e livelli di pressione, con diverse possibilità d'uso e personalizzazione. Per fare un esempio, con una singola pressione si accede alla fotocamera, mentre con una pressione prolungata si passa direttamente ai video. Scorrendo il dito lungo il tasto, si regolano lo zoom, il tono e la profondità.

Più funzioni a disposizione

Per ora Camera Control è ancora alle griglie di partenza, con un ampio ventaglio di potenzialità che vedremo e sfrutteremo verosimilmente in futuro. Impossibile non pensare ad Apple Intelligence e alla sua suite, tra cui la funzione Visual Intelligence, che entro la fine dell’anno trasformerà la fotocamera di iPhone in un motore di ricerca “visivo” simile a Google Lens e che si potrà abilitare proprio attraverso Camera Control, come confermato da Craig Federighi, Vice Presidente del reparto software della Mela morsicata, durante l’evento “It’s Glowtime”.

Dopotutto, per portare al massimo le potenzialità dell’AI e del software, è più che mai necessario intervenire sull’hardware. Le funzioni più complesse richiedono un’interfaccia che possa sfruttare al meglio sia il tocco, sia i pulsanti fisici, anche e soprattutto per migliorare l’esperienza d’uso.

E poi c’è la questione della velocità: lo smartphone si impugna pur sempre dai bordi e non dallo schermo; guadagnare secondi evitando di utilizzare il touch, per alcuni, può fare la differenza.
Insomma, il ritorno di Apple ai tasti fisici ha un senso, è evidente, e potrebbe non dispiacere ai nostalgici o a chi predilige un’interazione più “rétro”, ma funzionale.