Il 9 settembre Apple ha sostanzialmente tolto i veli a ciò che il circuito dei leaker aveva già anticipato, ma lo ha fatto cucendo i tasselli in un racconto più ampio: un iPhone 17 che porta alcune tecnologie “da grandi” nella fascia mainstream, l'iPhone Air che sperimenta sul design estremo e una famiglia Pro che alza l’asticella su prestazioni e flussi video da professionisti. Senza trascurare gli indossabili, sempre più orientati al fitness, al monitoraggio della salute e sulla traduzione simultanea. Sullo sfondo, iOS 26: un refresh visivo profondo (Liquid Glass), una spinta sulle funzioni di Apple Intelligence e la promessa di una Siri potenziata dall’AI, più proattiva e multimodale, che arriverà però a tappe (forse) nel corso del ciclo software. Vediamo tutte le novità presentate al Keynote Apple di quest'anno.
iPhone 17: ProMotion e fotocamere Fusion da 48 MP per tutti
Per l’iPhone 17 Apple sceglie di democratizzare alcune funzioni finora riservate ai modelli Pro. Lo schermo Super Retina XDR da 6,3 pollici integra finalmente ProMotion, con refresh rate adattivo fino a 120 Hz, rendendo più fluida ogni interazione: dallo scorrere delle pagine web al gaming. I bordi diventano ancora più sottili e il nuovo Ceramic Shield 2 promette una resistenza ai graffi tre volte superiore rispetto al passato. Ma è la fotografia a rappresentare il vero salto: la nuova camera frontale Center Stage (con sensore “quadrato”, campo visivo più ampio e scatti fino a 18 megapixel) cambia l’esperienza dei selfie e delle videochiamate, sfruttando l’intelligenza artificiale per centratura e inquadratura automatica. Dietro, tutte le fotocamere salgono a 48 megapixel: la principale e l’ultra-grandangolo lavorano insieme per dare più dettaglio alle macro e un teleobiettivo 2x di qualità ottica offre maggiore versatilità negli scatti quotidiani. A orchestrare il tutto c’è il chip A19, cuore di Apple Intelligence, che garantisce prestazioni più veloci e un’autonomia di giornata piena, con ricarica al 50% in appena 20 minuti usando il nuovo alimentatore dinamico USB-C. Non mancano le novità sulla connettività: il chip N1 porta Wi-Fi 7, Bluetooth 6 e Thread per la smart home. iPhone 17 arriva in cinque colori, con memoria di partenza da 256 GB e un prezzo di partenza di 979 euro.

iPhone Air: il più sottile di sempre
Con iPhone Air, l'azienda di Cupertino inaugura una nuova linea, diversa per filosofia e ambizioni. È lo smartphone più sottile mai realizzato da Apple (appena 5,6 millimetri di spessore) e al tempo stesso uno dei più solidi, grazie al telaio in titanio di grado 5 con finitura extralucida. L’effetto, anche se non l'abbiamo ancora visto dal vivo, è quello di un oggetto futuribile che sembra quasi sfidare le leggi della fisica. Il display Super Retina XDR da 6,5 pollici con ProMotion a 120 Hz raggiunge i 3.000 nit di luminosità di picco, il valore più alto mai visto su un iPhone, mentre il nuovo Ceramic Shield 2 protegge sia il fronte che il retro, migliorando la resistenza a graffi e urti. Non mancano dettagli inediti come il tasto Azione, personalizzabile, e il “Controllo fotocamera” per lanciare rapidamente la modalità desiderata.
Sotto la scocca lavora una combinazione di chip progettati su misura: l’A19 Pro garantisce la potenza necessaria alle funzioni più esigenti, il nuovo N1 gestisce le connessioni wireless di ultima generazione e il modem C1X rende più veloce e stabile la rete cellulare. Sul fronte fotografico, la camera Fusion da 48 megapixel simula più lunghezze focali (da 28 a 35 mm) e include un tele 2x, mentre la fotocamera frontale Center Stage da 18 MP eredita le capacità intelligenti di iPhone 17, con inquadratura automatica e maggiore versatilità nei selfie. La scelta di passare al formato solo eSIM consente di guadagnare spazio interno e sostenere il design ultrasottile. Disponibile in quattro colori, con archiviazione da 256 GB a 1 TB, iPhone Air parte da 1.239 euro. Che non sono pochi.

iPhone 17 Pro e Pro Max: diversi, dentro e fuori
Quest’anno Apple ha scelto di alzare l’asticella con i modelli Pro, ripensati dentro e fuori. La scocca in alluminio unibody integra ora una camera di vapore saldata al laser che raffredda l’A19 Pro, garantendo prestazioni stabili anche durante sessioni prolungate di gaming o montaggio video, un terreno su cui finora gli smartphone hanno sempre mostrato i propri limiti. I display Super Retina XDR da 6,3 e 6,9 pollici non brillano solo per i 3.000 nit di luminosità: per la prima volta Ceramic Shield 2 protegge anche il retro, segnale che la resistenza diventa un argomento chiave al pari della potenza. Ma è sul fronte fotografico che la differenza si vede davvero: tre sensori da 48 megapixel che, combinati, offrono l’equivalente di otto obiettivi professionali, dallo zoom ottico 4x fino al nuovo 8x a 200 mm, in un formato tascabile. A questo si aggiungono funzioni video come ProRes RAW, Apple Log 2 e Genlock, strumenti pensati per i creativi che lavorano in ambienti professionali e vogliono integrare l’iPhone nei propri flussi. Anche la camera frontale Center Stage da 18 MP guadagna l’acquisizione doppia, utile per vlog e interviste. Prezzi e tagli di memoria restano da fascia altissima: si parte da 1.339 euro per il Pro con 256 GB, fino a 2 TB sul Pro Max a 1.489 euro.
Apple Watch Series 11: qualità del sonno e allarme di pressione
La nuova generazione di Apple Watch punta a rafforzare ciò che già funzionava. Series 11 è più sottile e comodo al polso, ma soprattutto guadagna fino a 24 ore di autonomia con ricarica rapida: quindici minuti bastano per affrontare gran parte della giornata. Il display usa un pannello in Ion-X con un inedito rivestimento ceramico che ne aumenta la resistenza ai graffi, mentre i modelli in titanio continuano ad affidarsi al più classico cristallo di zaffiro. Sul fronte salute arriva “Qualità del sonno”, una metrica che sintetizza parametri come frequenza cardiaca, respirazione e risvegli notturni in un punteggio immediato, frutto di milioni di notti analizzate nello studio Heart and Movement. Con watchOS 26 debutta anche il gesto “Scatto del polso”, nuovi quadranti e Workout Buddy, un coach vocale che sfrutta Apple Intelligence per motivare l’utente in tempo reale. I prezzi partono da 459 euro.
Apple Watch SE 3 e Watch Ultra 3: always-on display e connettività satellitare
Il modello più accessibile cresce senza perdere la sua vocazione entry-level. Grazie al chip S10, il nuovo Watch SE 3 porta per la prima volta il display always-on anche nella fascia bassa, insieme a Siri on-device, ai gesti Doppio tap e Scatto del polso e a una ricarica rapida che ne estende l’utilizzo quotidiano. Migliora la resistenza del vetro Ion-X e cresce l’offerta sul fronte benessere: oltre a “Qualità del sonno”, ci sono ora le stime retrospettive dell’ovulazione, il rilevamento della temperatura del polso e notifiche in caso di apnea notturna. Restano le funzioni di sicurezza già note, dal rilevamento cadute e incidenti all’SOS di emergenza, che rendono l’SE 3 una scelta interessante per chi entra per la prima volta nel mondo Apple Watch.
Il top di gamma Apple Watch Ultra, giunto anch'esso alla terza generazione, si avvicina alla completa indipendenza dalla rete cellulare. La connettività satellitare integrata permette di inviare SOS, messaggi e di condividere la propria posizione anche senza copertura, con il servizio incluso per due anni. Il display OLED LTPO3 è il più grande mai montato su un Apple Watch, luminoso e leggibile anche di lato, con refresh adattivo fino a 1 Hz in modalità always-on. L’autonomia cresce fino a 42 ore (72 in modalità risparmio energetico) e il GPS di precisione si unisce a un set di funzioni sportive completo: corsa, bici, nuoto, trekking e persino immersioni grazie alle app partner. Sarà disponibile a partire da 909 euro.
AirPods Pro 3: la traduzione simultanea è ciò che mancava
La terza generazione di AirPods Pro porta forse il rinnovamento più "massiccio" dalla nascita della famiglia. Dopo migliaia di scansioni auricolari, Apple ha ridisegnato fit e stabilità: i nuovi cuscinetti in schiuma infusa arrivano in cinque taglie, inclusa la XXS, e certificano resistenza IP57. Con ANC attivo l’autonomia arriva a otto ore, un terzo in più rispetto alla generazione precedente. La sorpresa è però la vocazione fitness: un sensore fotopletismografico rileva la frequenza cardiaca direttamente dall’orecchio e dialoga con l’app Fitness e con Workout Buddy, l’assistente AI per l’allenamento. E per la prima volta gli AirPods diventano anche strumento di comunicazione globale, con la traduzione simultanea delle conversazioni in tempo reale grazie all’integrazione con iPhone e Apple Intelligence. I nuovi auricolari Apple arrivano sul mercato italiano al costo di 249 euro.

Sostenibilità: materiali riciclati, energia rinnovabile e packaging in fibre
Oltre alle specifiche tecniche, il keynote ha ribadito con forza la traiettoria verso l’obiettivo Apple 2030, la neutralità carbonica lungo tutta la filiera. La nuova gamma di iPhone (dal 17 al 17 Pro Max fino all’inedito iPhone Air) spinge sull’uso di materiali riciclati: cobalto al 100% nelle batterie, alluminio riciclato in misura crescente e, per Air, titanio riciclato fino all’80%. Anche sugli indossabili il messaggio è chiaro: Series 11, SE 3 e Ultra 3 integrano il 40% di materiali riciclati e casse in titanio o alluminio interamente riciclati, con una produzione alimentata da energia rinnovabile. Gli AirPods Pro 3 seguono la stessa strada, con il 40% di componenti riciclati e una custodia che impiega il 65% di plastica riciclata, mentre l’imballaggio in fibre sostituisce completamente la plastica su tutta la lineup. Apple sottolinea inoltre la maggiore riparabilità dei dispositivi, il supporto software pluriennale e l’efficienza energetica come elementi centrali della propria strategia ambientale. A livello infrastrutturale, Cupertino ricorda che tutti i data center sono già alimentati al 100% da fonti rinnovabili e che, dal 2015, le emissioni complessive di gas serra sono state ridotte di oltre il 60%.