La disputa sui brevetti 4G e 5G tra il colosso europeo Nokia e Oppo è giunta finalmente ad una risoluzione, dopo almeno due anni di sentenze in buona parte d'Europa che avevano dato sempre ragione alla prima. Le due multinazionali hanno infatti siglato un accordo globale incrociato che copre brevetti standard essenziali nel campo del 5G e di altre tecnologie di comunicazione.
L'accordo ha così posto la parola "fine" a tutte le cause ancora in corso in ogni paese, sgombrando il campo da futuri inciampi.
Il retroscena
L'inizio della battaglia legale risale a inizio 2022, quando Nokia aveva portato Oppo e OnePlus in tribunale: due brand dello stesso gruppo asiatico BKK, accusati di aver violato numerosi brevetti legati alla connettività dei loro dispositivi mobili. In loro difesa, Oppo e OnePlus sostenevano che i brevetti ricadevano nei cosiddetti "FRAND", ovvero brevetti considerati essenziali all'implementazione di uno standard, che le società detentrici devono concedere a condizioni ragionevoli.
La vicenda ha effettivamente limitato il potenziale delle case cinesi, costrette da oltre un anno e mezzo a interrompere le vendite dei loro smartphone in un Paese chiave come la Germania.
In realtà, per Oppo e OnePlus tirava una brutta aria in mezzo continente, tra la crisi del mercato smartphone che lo scorso anno si è fatta sentire per tutti e la minaccia di nuove cause legali con Nokia che avrebbero potuto affondare ulteriormente il business.
Un 2023 difficile per Oppo ma quarto posto confermato
Oltre alle sentenze dei giudici, ci ha pensato anche il mercato degli smartphone a creare ulteriori incertezze per Oppo, quarto brand a livello globale secondo le stime IDC delle spedizioni avvenute nel corso del 2023.
Le loro spedizioni sarebbero diminuite del 9,9% in dodici mesi, il trend peggiore tra le prime cinque case produttrici dopo Samsung (che ha fatto segnare -13,6%).
Adesso lo sguardo di Oppo e OnePlus è rivolto all'anno in corso, dopo un periodo vissuto con il freno a mano tirato. La speranza è che i mercati europei tornino ad essere centrali nello sviluppo dei prossimi progetti tecnologici dei due brand, esattamente come in Cina, dove la corsa all'innovazione non si è mai fermata.