L'evoluzione tecnologica degli occhiali AR aggiunge un nuovo tassello con la quinta generazione di Spectacles, presentata ufficialmente da Snapchat il 17 settembre 2024. Un dispositivo standalone, privo di alcun accessorio gregario, che traduce l'innovazione in un'esperienza concreta e intimamente connessa al nostro modo di percepire il mondo circostante.
La nostra esperienza
Il primo impatto è con un dispositivo sorprendentemente leggero: solo 226 grammi, meno della metà di un tipico visore VR. Quattro fotocamere integrate supportano lo Snap Spatial Engine, consentendo un tracciamento preciso dei movimenti delle mani che apre nuove frontiere dell'interazione digitale.
L'Optical Engine, interamente progettato da Snap, utilizza micro-proiettori a cristalli liquidi su silicio (LCoS) con guide d'onda avanzate che contengono miliardi di nanostrutture, dirigendo la luce nel campo visivo dell'utente con una notevole precisione.
Dopo i primi minuti di training ci si trova in un ambiente misto facile da gestire, ma con ancora un software che necessità qualche rifinitura. Ci sono a disposizione giochi, attività d'intrattenimento e simpatiche interazioni con gli elementi, ben immersi nello spazio reale. Buona anche la durata della batteria di 45 minuti, più o meno quanto è durata la nostra positiva esperienza con i nuovi Spectacles.
Interessante la possibilità di creare elementi 2D tramite comando vocale e vederli "prendere vita" in tre dimensioni grazie all'intelligenza artificiale generativa, seppure si tratti di una piccola demo potrebbe essere l'inizio di una vera rivoluzione anche per questa categoria di prodotto.
Oltre i limiti: tecnologia e creatività
Il loro sistema Snap OS rappresenta il cuore pulsante di questa rivoluzione, con un'interfaccia che riflette il modo naturale di interagire con l'ambiente. La bassa latenza di 13 millisecondi permette alle Lenti AR di integrarsi perfettamente nella realtà circostante, creando un'esperienza davvero immersiva.
Si tratta purtroppo di un dispositivo destinato al momento ai soli sviluppatori, d'altronde l'ecosistema di App è fondamentale quanto la tecnologia. Per loro Snap ha previsto zero commissione di sviluppo, Lens Studio 5.0 con supporto TypeScript e JavaScript, e la possibilità di integrare modelli di machine learning personalizzati. La partnership con OpenAI promette di arricchire ulteriormente le potenzialità, introducendo modelli di intelligenza artificiale multimodale ospitati nel cloud.
Il programma, attualmente disponibile negli Stati Uniti e in sei paesi europei (Austria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna), richiede un investimento di 110 euro mensili con un impegno di 12 mesi. Primi partner come LEGO Group hanno già iniziato a esplorare le potenzialità, sviluppando esperienze come BRICKTACULAR, un gioco AR interamente controllabile con mani e voce. Vedremo adesso come risponderanno gli sviluppatori.