C’è chi li ama e chi li considera solo un esercizio di stile, ma una cosa è certa: Samsung continua a piegare le regole. All’Unpacked di New York, la settima generazione dei suoi foldable mostra come il brand coreano non si chieda più se i pieghevoli diventeranno mainstream, ma quando. Il nuovo Galaxy Fold7 diventa ancora più sottile e potente, il Galaxy Flip7 guadagna finalmente uno schermo esterno davvero utilizzabile (con cornici ridotte all'osso) e il Watch8 spinge il wearable verso funzioni di salute mai viste sui predecessori. Miglioramenti concreti che puntano a conquistare un mercato ancora diffidente, ma popolato da opzioni ad oggi ben più credibili e mature.
Galaxy Fold7: più sottile, leggero, maturo (e costoso)
Partiamo dal protagonista assoluto. Il Galaxy Fold7 è lo smartphone foldable più sottile e leggero mai realizzato da Samsung: 215 grammi di peso e appena 8,9 mm di spessore da chiuso. Numeri che lo avvicinano non solo ai flagship tradizionali (come il Galaxy S25 Ultra, che pesa addirittura di più), ma anche al re della sottigliezza tra i foldable a portafoglio, l’Oppo Find N5. La vera novità è però lo schermo interno, un Dynamic AMOLED 2X da 8 pollici, l’11% più grande rispetto al Fold6, con luminosità fino a 2.600 nit e Vision Booster per una visibilità migliore anche sotto il sole. Tablet? Laptop? Per l'azienda è questo il dispositivo unico per tutto, grazie anche a One UI 8, che integra funzioni AI pensate proprio per la modalità multi-schermo.

Sotto la scocca troviamo il nuovo chip Snapdragon 8 Elite, che alza l’asticella con un +41% sulla NPU e +38% sulla CPU rispetto al Fold6. Tradotto: più potenza per le nuove funzioni AI, come la traduzione simultanea contestuale, l'AI generativa direttamente su galleria e le risposte proattive multimodali di Gemini Live, integrate nella One UI. Interessante anche la fotocamera da 200MP, qualcosa di mai visto su un fold Samsung, dotata di ProVisual Engine per ottimizzare illuminazione e dettagli in ogni condizione. Unico neo la batteria, che si ferma a 4.400 mAh, un upgrade minimo considerando l’aumento delle dimensioni del display, mentre la cerniera Armor FlexHinge è stata riprogettata per resistere meglio a sollecitazioni e piegature prolungate.
Criticità? La piega c’è ancora, seppur ridotta di molto, e con un listino che parte da 2.199 euro, Fold7 resta un prodotto premium per una nicchia di professionisti e creator che vogliono tutto in un unico device. Che ora è, però, davvero maturo e pronto a far scuola nella categoria.
Flip7: finalmente una FlexWindow vera

Più pop, più portatile, il nuovo Flip7 mantiene la filosofia lifestyle della serie ma introduce alcune novità che alzano l'asticella rispetto al passato. La FlexWindow diventa un Super AMOLED da 4,1 pollici edge-to-edge, con 2.600 nit di luminosità e refresh rate a 120Hz, un salto rispetto al Flip6 che la rende finalmente uno schermo esterno davvero utilizzabile: si può rispondere ai messaggi, controllare app, usare Gemini Live per interazioni vocali rapide, vedere le anteprime selfie a schermo intero e utilizzare Now Bar e Now Brief per notifiche, traffico, agenda o meteo senza la necessità di aprire il telefono.
Il design è ancora più compatto (188 grammi) ma ospita una batteria da 4.300 mAh, la più grande mai montata su uno Z Flip, alimentata da un chip Exynos a 3 nm custom Galaxy. Per la prima volta arriva anche Samsung DeX, che trasforma lo smartphone in un “mini-PC” portatile, e con Android 16 e One UI 8 fin dal primo avvio, promette un’esperienza software di alto livello. Sul fronte fotocamere, debutta un sensore principale da 50MP con filtri live e zoom slider integrati nella FlexWindow, mentre la modalità FlexCam e la Dual Preview continuano a puntare su selfie di qualità e contenuti social.
Watch8 e Watch8 Classic
Chiude la sfilata il nuovo Galaxy Watch8, che conferma il focus su salute e benessere dell'azienda. Il design è più sottile dell’11%, con un display da 3.000 nit per massima leggibilità outdoor. Ma la vera novità è l’Antioxidant Index, un sensore capace di misurare i livelli di carotenoidi in soli cinque secondi per monitorare l’invecchiamento cellulare e aiutare a scelte nutrizionali più consapevoli. Si aggiungono funzioni come Bedtime Guidance, che analizza i ritmi circadiani per indicare l’orario ideale per dormire e svegliarsi riposati, Vascular Load, per valutare la salute vascolare durante il sonno, e Mindfulness Tracker, che rileva il livello di stress e suggerisce esercizi di respirazione.

Il Watch8 gira su Wear OS 6, sviluppato con Google, e integra Gemini per comandi vocali più naturali e fluidi, utili per avviare allenamenti, impostare promemoria o pianificare attività quotidiane direttamente dal polso, senza bisogno di tirare fuori lo smartphone.
Accanto alla versione standard, Samsung ha presentato anche il Watch8 Classic, che riprende il design tradizionale della gamma con la ghiera girevole fisica e un profilo più elegante, senza rinunciare alle nuove funzioni health & fitness e alle interazioni AI. Disponibile in versione da 46 mm, il Watch8 Classic ammicca a chi cerca uno smartwatch che assomigli il più possibile a un orologio vero, ma con tutti i benefici dell’ecosistema Galaxy integrato.
Foldable, realtà o illusione?

Tornando all’Unpacked, Samsung ha dimostrato di essere davvero in grado di perfezionare i suoi pieghevoli, rendendoli più sottili, potenti e versatili. Eppure, sette generazioni dopo, la domanda resta: servono davvero? Con i foldable ancora fermi sotto il 2% del mercato globale, rimangono più baluardi di innovazione che scelte mainstream. Samsung sembra essere certa che sia solo questione di tempo prima che diventino la norma, ma i numeri raccontano un’altra storia: forse la vera domanda oggi non è più quando, ma se lo diventeranno mai.
Detto questo, va riconosciuto al brand coreano un merito indiscutibile: senza la sua visione, probabilmente il mercato dei pieghevoli non esisterebbe nemmeno.