È stato soprannominato “super occhio” ed è molto più di una semplice tecnologia: HyperSight è un sistema di imaging integrato che vuole cambiare il modo in cui i tumori vengono trattati attraverso la radioterapia. Già operativo all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in Veneto, unico caso in Italia, questo strumento è il primo a guidare la radioterapia con immagini ad altissima risoluzione, dando nuove possibilità terapeutiche anche ai pazienti più difficili da trattare.
HyperSight non è un apparecchio a sé stante, ma un upgrade tecnologico installato sugli acceleratori lineari Varian (come Ethos, Halcyon, TrueBeam ed Edge), già in uso nelle strutture più all’avanguardia. Il suo punto di forza è la rapidità: in soli sei secondi produce immagini ad altissima risoluzione del tumore e dei tessuti circostanti. Questa scansione ultra veloce consente di rilevare in tempo reale eventuali cambiamenti nella massa tumorale o nell’anatomia del paziente, permettendo di aggiornare il piano di trattamento con maggiore precisione e rapidità e andando quindi a ridurre il margine d'errore e l’esposizione dei tessuti sani.
Il sistema utilizza la tecnologia Cone Beam CT (CBCT), un tipo di TAC eseguita direttamente in sala trattamento tramite raggi X a bassa energia (kV), emessi dalla stessa macchina che eroga la radioterapia. A differenza dei sistemi MRI o TAC separati, HyperSight acquisisce immagini 3D di qualità quasi diagnostica, pronte per essere utilizzate immediatamente nella pianificazione del trattamento.
Precisione, velocità e cura personalizzata
Alla base del funzionamento di HyperSight ci sono una serie di innovazioni hardware e software. Il suo rivelatore di grandi dimensioni (circa 86×43 cm) consente di catturare un campo visivo più ampio in un’unica scansione, evitando acquisizioni multiple e migliorando notevolmente la comodità per il paziente. La gantry, ovvero la struttura ad anello che circonda il paziente, ruota fino a sei volte al minuto, e il tubo a raggi X potenziato fa un’acquisizione più accurata e rapida, con minori artefatti da movimento e maggiore qualità dell’immagine.
HyperSight è avanti anche dal punto di vista software. Grazie ad algoritmi intelligenti, riesce a ridurre le distorsioni delle immagini, correggere gli artefatti provocati da protesi o pacemaker e a migliorare il contrasto dei tessuti molli, rendendo le immagini molto più chiare e leggibili. Un aspetto importante è anche la precisione dei valori numerici (le cosiddette Unità Hounsfield), che permette di calcolare la dose di radiazioni direttamente sulle immagini ottenute, senza dover ricorrere a una TAC esterna.
Un'accuratezza che permette di ricalcolare il piano terapeutico a ogni seduta, grazie all’AI integrata nei sistemi Ethos. Una vera e propria radioterapia adattativa, che tiene conto delle condizioni cliniche del paziente in tempo reale.
I vantaggi per il paziente sono evidenti: trattamenti più brevi, riduzione delle sedute (in media 5 per tumori solidi come quelli alla prostata, polmone, pancreas e fegato), minori disagi e abbattimento delle liste d’attesa. Non meno importante, la possibilità di trattare anche recidive in pazienti già irradiati, per i quali le opzioni terapeutiche risultavano finora molto limitate.