Quando i ricordi digitali cercano casa: le nuove soluzioni di storage personale

Cresce la mole di dati che scambiamo ogni giorno, aumentano le dimensioni di foto, video e file, si evolvono anche i sistemi di backup personale, sganciati dalle grandi piattaforme cloud

di Gabriele Arestivo - 04/12/2024 14:55

Quanti di noi hanno provato l'angoscia di uno smartphone che urla "memoria piena" proprio mentre si sta per immortalare un momento speciale? O la frustrazione di dover cancellare vecchie foto per fare spazio a nuovi ricordi? Siamo entrati in un'era dove i nostri dispositivi sono depositi ambulanti di memoria, ma le soluzioni di archiviazione sembrano sempre un compromesso tra convenienza e sicurezza.

Bello il cloud, meglio se è personalizzato

I servizi cloud tradizionali promettono infatti una soluzione facile, ma nascondono un inganno subdolo: abbonamenti mensili che divengono un salasso silenzioso, gestori esterni che custodiscono i nostri ricordi più intimi. La vera domanda è: chi controlla realmente i nostri dati? In Europa si è fatto tanto in termini di protezione della privacy ma, con il tempo, abbiamo visto che quasi nessuna piattaforma online è inviolabile. 

Le alternative sono sempre sembrate complicate, riservate a esperti più "smanettoni", e forse è effettivamente così. Negli ultimi anni si sta tuttavia affermando un nuova generazione di sistemi di archiviazione personale, sia online sia offline. 

Un esempio di sistema di backup personale l'ha realizzato Synology con due differenti alternative che stiamo utilizzando anche noi da più di un mese: si chiamano BeeStation e BeeDrive.

Quest'ultima è assimilabile ad una piccola memoria esterna da collegare al PC che si distingue dalle classiche memorie di massa per due aspetti: si connette anche ai dispositivi personali (come gli smartphone) tramite rete WiFi o connessione dati ed è dotato di un software che gli permette di effettuare facilmente il backup di un computer o a un dispositivo mobile a cui viene connesso, trasferendo solo le foto o i file nuovi (ovvero non presenti sui precedenti backup). Pesa poco, ingombra ancora meno e funge da sistema backup portatile con capacità fino a 4TB.

BeeDrive, la soluzione "offline" portatile

BeeStation è l'alternativa ai vecchi Nas che mancava

Lo svantaggio di BeeDrive è presto detto: un dispositivo fisico lo si può anche perdere, e con lui anche tutti i dati che vi si trovano all'interno. La strada più sicura è quindi quella di affiancare questa soluzione portatile di backup con un sistema di storage più stabile come quello offerto da BeeStation.

Dal di fuori si potrebbe quindi pensare ad un classico Nas, e in effetti il fine ultimo è proprio quello, ma cambia l'approccio e l'ecosistema software associato. Beestation è infatti un vero e proprio cloud personale che si connette alla rete di casa via cavo per essere sempre accessibile tramite app o browser, anche in remoto.

Tutto è più semplice, rapido, immediato. Con due applicazioni ben fatte (BeeFiles e BeePhotos) scaricabili su Android e iOS che danno accesso a tutto ciò che si trova sulla BeeStation. Lo stesso si può dire dell'accesso via browser, semplice e rapido su PC, senza la necessità di scaricare alcun applicativo.

Il vantaggio è quindi duplice: maggior controllo sui propri dati, senza che alcun soggetto terzo possa chiedere permessi o entrare nei nostri archivi, ed una spesa una tantum che libera dai costi "un tot al mese" dei principali cloud. Ovviamente con un limite, che in questo caso è di 4 TB per il dispositivo in questione, abbastanza per la maggior parte delle persone. BeeStation si trova su Amazon a circa 280 euro mentre BeeDrive sta attorno ai 200 euro.

La vera rivoluzione non sta tuttavia nei terabyte disponibili, ma nella libertà di gestire i propri dati senza intermediari, senza timori, con la stessa cura con cui si conserverebbe un album di famiglia.