Negli ultimi tre anni, il mondo dei computer da gaming ha attraversato una trasformazione significativa, ridefinendo i confini tra desktop e notebook. Dopo il picco pandemico, il mercato ha affrontato una fase di assestamento, con un calo del 13,2% nel 2022 che ha segnato un momento di riflessione per l'intero settore. Tuttavia, lungi dall'essere un declino definitivo, questo periodo ha rappresentato una fase di rigenerazione e innovazione.
Tecnologia e prestazioni: oltre i confini tradizionali
L'evoluzione tecnologica sta progressivamente riducendo il divario prestazionale tra desktop e laptop, seppure ci sia ancora una certa distanza. Strumenti come Unreal Engine dimostrano come la potenza di calcolo sia fondamentale per lo sfruttamento di determinate piattaforme, divenute ormai fondamentali per determinati comparti (vedi quello degli sviluppatori).
In aiuto sono arrivate le schede grafiche di ultima generazione, come la GeForce RTX 4070 SUPER, che permettono oggi di creare contenuti 3D incredibilmente dettagliati. Per questo motivo i PC desktop continuano ad essere fondamentali quando si necessità di potenza bruta: il mondo dei professionisti, dei gamer e degli sviluppatori spesso li preferisce.
Prospettive future
Le proiezioni di settore per il 2024 sono decisamente incoraggianti. Gli esperti prevedono che le spedizioni di PC gaming raggiungeranno i 52 milioni di unità entro il 2028, con una crescita annuale costante. L'integrazione di funzionalità di intelligenza artificiale e processori sempre più efficienti sta trainando questa evoluzione. La portabilità dei notebook, unita a prestazioni sempre più competitive, li rende sempre più appetibili per una platea di utenti in continua espansione.