La tecnologia al servizio delle persone, quella che fa dell'inclusione e dell'accessibilità il suo traino, è a mani basse quella più virtuosa. Ed è quella che ci piace. In un video pubblicato sui social media, la scrittrice e regista Chrissy Marshall, sorda dalla nascita, mostra il commovente istante in cui indossa per la prima volta un paio di occhiali smart che riportano per iscritto le parole di un suo ipotetico interlocutore. Si chiamano HearView e sono smart glasses pensati proprio per migliorare la vita delle persone con difficoltà uditive. Grazie a un sistema di realtà aumentata avanzato, gli occhiali proiettano sulle lenti sottotitoli generati in tempo reale tramite il riconoscimento vocale, con una precisione che, secondo l'azienda produttrice, raggiungerebbe il 95%. Questa funzione consente a chi li indossa di seguire le conversazioni con maggiore facilità e di abbattere, di conseguenza, le barriere comunicative.
La trascrizione avviene istantaneamente, sfruttando la connessione Bluetooth con lo smartphone dell'utente, permettendo agli occhiali di tradurre in testo ogni parola pronunciata nelle vicinanze. La batteria degli HearView garantisce un'autonomia fino a sette ore di utilizzo continuativo, ideale per coprire l'intera giornata lavorativa o per lunghe conversazioni (o film).
Un supporto alla quotidianità
Oltre alla trascrizione vocale, gli occhiali sono dotati di una funzione "sentinella" che rileva suoni ambientali importanti, come allarmi o sirene, e avvisa l'utente tramite segnali visivi. Una caratteristica che aggiunge un livello di sicurezza ulteriore per chi ha difficoltà a percepire suoni critici.
L'unico ostacolo attuale di HearView, per ora, è il prezzo: gli occhiali costano 1700 euro, una spesa di certo non alla portata di tutti, ma l'auspicio è che il modello di prossima generazione possa essere più accessibile.
