Dopo una prima ondata di notebook Windows con architettura ARM (originariamente utilizza solo per smartphone e tablet) arrivata negli anni scorsi, con scarsissimi risultati, il vento sembra esser cambiato e la concorrenza a Intel e AMD si è fatta subito seria. Le novità sono tutte hardware e i vantaggi della nuova piattaforma sono emblematici: super autonomia, rapidità d'uso e leggerezza.
La nuova architettura ARM
Dietro a questa piccola rivoluzione c'è ovviamente Qualcomm, azienda leader nello sviluppo di chip per smartphone e tablet utilizzati da tutti i principali produttori. Il salto dai dispositivi mobili ai PC è breve, arrivati a questo punto dello sviluppo tecnologico.
Rispetto ai classici processori Intel e AMD, i nuovi chip ARM Snapdragon X Elite puntano su tre componenti chiave: CPU Oryon, GPU Adreno e NPU Hexagon.
I vantaggi dell'architettura ARM sono diversi: è progettata per essere più efficiente dal punto di vista energetico, è molto potente e competitiva. Di contro, potrebbe avere problemi di compatibilità con alcune applicazioni x86 più vecchie o specializzate, anche se molti software stanno diventando sempre più compatibili con ARM grazie agli sforzi di emulazione e alle versioni native.
Super autonomia
Dopo aver utilizzato uno dei primissimi notebook con Snapdragon X Elite, il Lenovo Yoga Slim 7x, possiamo tranquillamente dire che sul fronte autonomia è una vera rivoluzione. Intel, AMD e Microsoft millantano portatili ultra efficienti da diversi anni ormai, con nove o dieci ore di durata della batteria.
La verità è sempre stata molto diversa, con uso reale difficilmente si riesce ad andare oltre le 7-8 ore sui portatili tradizionali più efficienti, e stiamo già esagerando.
Lo Yoga Slim 7x ha cambiato per sempre la nostra percezione di autonomia su un notebook Windows, e sarà difficile tornare indietro. Il nostro test è stato molto semplice: modalità risparmio energetico, riproduzione video continua su applicazione Netflix, luminosità al 50%. La batteria è passata dal 100% al 3% in circa 17 ore, con 6 ore di standby in mezzo.
Software e prestazioni
A questo giro Microsoft e i partner non si sono fatti trovare impreparati. Al lancio della nuova piattaforma, attualmente adottata su pochissimi dispositivi, sono già disponibili centinaia di software già ottimizzati per ARM e Windows 11. Non è una cosa affatto scontata, lo abbiamo visto con Apple Silicon e i suoi core M1 al lancio.
Ciò significa poter utilizzare da subito software evoluti come Photoshop senza la minima sbavatura, anzi, con una rapidità d'esecuzione da far invidia a potenti notebook Intel/AMD con super schede grafiche dedicate. C'è Lightroom, c'è tutta la suite Office, ovviamente, ci sono tutte le piattaforme streaming e tante altre dedicate alla produttività, e molte sono in dirittura di arrivo (vedi Adobe Premiere Pro e After Effect). Qui trovate una lista ufficiale aggiornata.
Lenovo ci ha messo del suo in questo progetto, realizzando un portatile che sin da questa primissima versione mostra i muscoli e pochi, pochissimi punti deboli, legati per lo più al prezzo di lancio non proprio alla portata di tutti (il listino parla di 1299 euro) e al supporto gaming ancora un po' limitata. C'è poi la questione AI che, ad poche settimane dal lancio, non sembra ancora protagonista come preannunciato. Per questo sviluppo servirà ancora del tempo, così da sfruttare al massimo la NPU, con l'aiuto di Microsoft (con Copilot) e altre software house impegnate.
Il futuro ha questa forma
Un portatile con autonomia di due o tre giorni è sempre stato il sogno di tutti, se poi ci metti il peso contenuto, la massima silenziosità, un fantastico Display OLED 3K da 14 pollici beh, difficile chiedere di più su piattaforma Windows.
Servirà adesso uno sviluppo continuo della nuova piattaforma e un'ottimizzazione di tutti i software più importanti. Sarà fondamentale rendere questa tecnologia anche più accessibile, economica e alla portata di tutti. La strada è segnata, Intel e AMD sono avvertite e a IFA 2024 ne vedremo di certo delle belle.