Più nuovi clienti che cancellazioni per Netflix, a dirlo è stata la stessa azienda nel report trimestrale condiviso con gli azionisti. I numeri non mentono e parlano di 5,9 milioni di nuovi iscritti a livello globale. Questo risultato eccezionale è stato trainato principalmente dagli Stati Uniti e dal Canada, che insieme hanno contribuito con 1,17 milioni di nuovi membri tra aprile e giugno.
Il CFO di Netflix, Spencer Neumann, ha dichiarato che gran parte della crescita delle entrate dell'azienda quest'anno è attribuibile proprio alla politica di condivisione delle password a pagamento. Questo indica che Netflix sta scommettendo sul fatto che questa mossa contribuirà a garantire una crescita sostenibile delle sue entrate, senza la necessità di aumentare i prezzi globalmente nel 2023.
Più soldi in cassa
Gli affari sono andati meglio del previsto e a giocare un ruolo anche la situazione "calda" a Hollywood che ha fermato moltissime produzioni come Stranger Things, Big Mouth, Emily in Paris e The Sandman. Per Netflix si è tradotto in un risparmio di circa 1,5 miliardi di dollari.
Dopo la guerra alla condivisione delle password a entrare nel mirino è stato l'abbonamento più economico tra quelli senza pubblicità, che negli Stati Uniti costava 9,99 dollari. Netflix l'ha tolto d'offerta anche in Canada e Regno Unito, spingendo così il piano meno costoso da 6,99 dollari che però ha la pubblicità. Possibile che la stessa cosa avverrà dalle nostre parti.