L'arrivo di Microsoft Copilot su WhatsApp, annunciato nei giorni scorsi dalla casa di Redmond, ha tutte le potenzialità per cambiare - di molto - l'esperienza d'uso di una delle app di messaggistica più diffuse al mondo, utilizzata da 33 milioni di italiani. Con l'integrazione del modello di AI generativa basato su GPT-4 nella piattaforma di Meta, gli utenti hanno ora accesso a un assistente virtuale pronto ad ogni (beh, non proprio ogni) evenienza: che si voglia chiedere un consiglio sui più disparati argomenti, generare un'immagine o ottenere informazioni su una esistente, fare ricerche e così via, il bot saprà darci le giuste indicazioni, fornendo risposte in tempi rapidi accompagnate dalle fonti di provenienza per assicurare una certa trasparenza. E, parola di chi l'ha provato per una mattinata intera, lasciando raramente insoddisfatti i suoi interlocutori.
Per interagire con Copilot su WhatsApp, gli utenti possono aggiungerlo alla lista dei contatti, salvando un numero di telefono segnalato sul sito ufficiale di Microsoft, o scansionare un codice QR riportato sullo stesso. Il primissimo approccio è in lingua inglese, ma rispondendo al chatbot in italiano si otterrà un "switch" linguistico immediato.
Un assistente multimodale
Una delle caratteristiche che rende Copilot particolarmente interessante è la sua capacità di essere multimodale. Oltre a rispondere a domande, può generare immagini sulla base di prompt testuali, con la possibilità di creare sticker personalizzati. Gli utenti possono anche caricare foto e fare domande su di esse. Al momento, però, non è ancora in grado di gestire messaggi vocali o video, ma è solo una questione di tempo prima che queste funzionalità vengano integrate.
L'azienda garantisce il "massimo rispetto della privacy" nell'utilizzo del software, si consiglia in ogni caso di leggere attentamente i termini di servizio sul sito ufficiale prima di iniziare.