L’agricoltura del futuro potrebbe fare a meno degli erbicidi chimici, sostituendoli con una tecnologia innovativa e sostenibile: il laser. Si tratta di un metodo di diserbo di precisione che utilizza fasci di luce ad alta potenza per eliminare le piante infestanti, senza danneggiare le colture o l’ambiente.
Come funziona il laser contro le erbacce
Il principio di base è semplice: il laser colpisce il punto di crescita dell’erba infestante, chiamato meristema, e lo distrugge, impedendo alla pianta di svilupparsi ulteriormente. Per fare questo, però, è necessario un sistema di rilevamento avanzato, basato sull’intelligenza artificiale, che sia in grado di distinguere le erbacce dalle piante coltivate e di localizzare il bersaglio con precisione.
Il sistema di rilevamento è composto da una telecamera che acquisisce le immagini delle colture e da un software che le elabora e le confronta con un database di erbe infestanti. In questo modo, il sistema identifica le piante da eliminare e ne calcola la posizione esatta. A questo punto, il laser in fibra ottica, montato su un veicolo autonomo che si muove tra le file delle colture, viene indirizzato verso il meristema e lo colpisce con impulsi di energia brevi ma intensi.
Il vantaggio di questo metodo è che il laser è selettivo e non danneggia le piante utili, né il suolo, né gli insetti. Inoltre, il laser non genera residui chimici che possano contaminare l’acqua o il cibo. Infine, il laser è efficace anche contro le erbacce resistenti agli erbicidi tradizionali, che stanno diventando sempre più un problema per gli agricoltori.
I progetti in sviluppo
Questa tecnologia non è ancora diffusa, ma ci sono diversi progetti in corso per renderla più accessibile e competitiva. In Europa, ad esempio, c’è il progetto WeLaser, finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Horizon 2020, che coinvolge centri di ricerca, università, aziende private e organizzazioni di agricoltori di otto paesi, tra cui l’Italia. Il progetto ha realizzato un prototipo di diserbante laser dopo tre anni di lavoro e ora sta testando le sue prestazioni in diverse condizioni climatiche e tipologie di colture.
In America, invece, c’è la Carbon Robotics, una startup che ha già messo in vendita il suo Laserweeder, un robot che può diserbare fino a 6 ettari al giorno, con un costo di oltre un milione di dollari. La società sostiene che il suo prodotto può ridurre i costi di diserbo del 90% rispetto agli erbicidi chimici e che può essere integrato con altri sistemi di agricoltura di precisione, come i droni o i sensori.
L’obiettivo di questi progetti è di dimostrare che l’agricoltura senza erbicidi è già possibile e che il laser può essere una soluzione efficace, ecologica e sicura per combattere le erbacce.