La rivoluzione è in atto: Nvidia ha appena presentato Blackwell, il chip grafico più potente mai realizzato. Un'innovazione che promette di trasformare radicalmente interi settori, da quello della robotica alla medicina, dalle previsioni meteorologiche al commercio digitale, tutto ciò grazie all'inedita capacità di apprendimento e di elaborazione dati.
Cosa ancor più importante, con Blackwell i data center del futuro saranno più efficienti, potenti e costeranno meno, segnando un’era di intelligenza artificiale avanzata e accessibile. La nuova piattaforma quintuplica la potenza rispetto al chip precedente, già da record, e sarà presumibilmente la base dei prossimi data center. Amazon, Google e Microsoft sono già pronti con il portafogli in mano per accaparrarsene il più possibile, e non a caso Nvidia è diventata la terza azienda più ricca al mondo (in termini di capitalizzazione), dietro Apple e Microsoft.
Super prestazioni e potenza
Nvidia non si ferma e lancia il superchip GB200, che insieme al GPU B200 e al CPU Grace, offre addirittura prestazioni trenta volte superiori per il carico di lavoro inferenziale dei modelli linguistici di grandi dimensioni. Questo progresso tecnologico riduce notevolmente i costi e il consumo energetico, tema centrale nell'era dei dati.
Per dare un'idea del salto generazionale, il CEO di Nvidia ha fatto un esempio concreto: l’addestramento di un modello linguistico (LLM) con 1.8 trilioni di parametri avrebbe richiesto 8.000 GPU Hopper (generazione precedente) e 15 megawatt di energia, mentre oggi 2.000 GPU Blackwell possono farlo consumando solo 4 megawatt. Questo è possibile grazie a numerosi vantaggi tecnologici, tra cui un super chip che raddoppia il calcolo, la larghezza di banda e la dimensione del modello.