Honor ha deciso di alzare l’asticella. Durante il Mobile World Congress 2025 di Barcellona, l’azienda cinese ha annunciato un nuovo piano strategico con cui dismetterà i panni del "mero" produttore di smartphone per diventare un leader globale nell’ecosistema dei dispositivi basati sull’intelligenza artificiale. Con ben 10 miliardi di dollari di investimento da spendere nei prossimi cinque anni, il marchio vuole dare il suo contributo nella rivoluzione dell’interazione uomo-tecnologia, con un focus su dispositivi connessi e sempre più intelligenti.
Un investimento per un futuro AI-centrico
L'Alpha Plan, questo il nome del progetto, parte da una premessa chiara: l’AI sarà il cuore pulsante dei dispositivi di nuova generazione. Non solo degli smartphone, ma anche di PC, tablet, dispositivi indossabili e altri prodotti tecnologici, tutti parte di un ecosistema interconnesso e in grado di gestire in autonomia attività complesse.
Durante il suo intervento al MWC, il CEO di Honor, James Li, ha invitato i partner del settore a unire le forze per sviluppare una piattaforma condivisa, capace di supportare dispositivi AI-ready su larga scala. Li ha anche annunciato che, per rispondere alle esigenze dei consumatori, la serie Magic riceverà sette anni di aggiornamenti del sistema operativo Android e della sicurezza, a partire dal Magic7 Pro.
Parallelamente, il brand ha rafforzato il suo impegno per la sostenibilità ambientale, accelerando il piano per la neutralità operativa delle emissioni di carbonio, con un obiettivo anticipato al 2040. Ancora più ambizioso il traguardo fissato per il 2050, quando Honor punta ad estendere questa neutralità all’intera catena di fornitura e ai prodotti distribuiti.
Innovazioni AI: assistenti intelligenti, fotografia e deepfake
Sono quattro le tecnologie AI chiave dell'azienda anticipate al MWC, tra cui il primo assistente mobile basato su interfaccia grafica, capace di prenotare appuntamenti integrando dati in tempo reale da più fonti, come calendari e condizioni del traffico.
In ambito imaging, il nuovo marchio Aimage porta l’AI nella fotografia mobile: tra le funzioni principali, l’AI Upscale, che consente di "restaurare" vecchi ritratti sfruttando il chip Snapdragon 8 Elite (tecnologia implementata su Magic7 Pro entro la fine di marzo).
Non meno importante l’introduzione del rilevamento AI Deepfake, una funzione avanzata di sicurezza che verrà implementata nei prossimi smartphone di punta e nei dispositivi pieghevoli dell’azienda.
Alpha Plan è quindi una mossa coraggiosa (e lungimirante) per l’ex costola di Huawei, che negli anni ha conquistato un ruolo di primo piano nel settore mobile. L’integrazione di AI su più dispositivi potrebbe effettivamente ridefinire gli standard del settore, già dominato da colossi come Google, Apple e Samsung, ma le sfide non mancano. L’azienda cinese dovrà dimostrare di avere un valore aggiunto concreto, convincendo i consumatori che il suo ecosistema AI non è solo un’idea del futuro, ma un'innovazione concreta, capace di migliorare per davvero la vita di tutti i giorni. La partita è aperta, e il successo di questa strategia dipenderà dalla sua capacità di innovare e differenziarsi in un panorama sempre più competitivo.