Il mercato dei dispositivi per la cura e lo styling dei capelli non conosce crisi. Nel 2024, il settore ha superato i 32 miliardi di dollari a livello globale, con una crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente (fonte: Market Research Future). Una tendenza trainata verosimilmente dall'ossessione per lo styling a casa "pompata" dai social media, dove pieghe e prodotti si trasformano con estrema facilità in trend.
Tra le aziende che si stanno ritagliando uno spazio nel settore dominato da colossi come Dyson c'è Dreame, il brand cinese noto principalmente per i suoi aspirapolvere e dispositivi per la pulizia domestica, che negli ultimi anni ha ampliato il suo raggio d’azione anche nel settore della cura personale. A circa un anno dal lancio di Pocket, il phon 3-in-1 compatto che ha convinto anche noi, il marchio alza ancora di più l'asticella con un nuovo arrivato. Si chiama AirStyle Pro ed è il suo tentativo più ambizioso, già disponibile in Italia, che lancia il guanto di sfida direttamente a dispositivi di fascia alta come Dyson Airwrap. Con un prezzo inferiore e una tecnologia simile, la domanda sorge però spontanea: può davvero competere con il leader di mercato?

Tecnologia e prestazioni: un motore che fa la differenza
Il Dreame AirStyle Pro è spinto da un motore digitale ad alta velocità, capace di raggiungere 110.000 giri al minuto. Questo permette di generare un flusso d’aria potente, sfruttato in modo intelligente per modellare i capelli senza temperature eccessive. La tecnologia proprietaria Jet AirFlow diffonde l’aria in modo uniforme, e un sistema di monitoraggio della temperatura controlla il calore 300 volte al secondo per prevenire danni ai capelli.
Secondo l'azienda, si tratta di un sistema che permette di mantenere una temperatura costante e delicata sui capelli, andando a ridurre drasticamente il rischio di danni da calore e preservando l’idratazione naturale della fibra capillare. L’uso della tecnologia agli ioni negativi aiuta inoltre a ridurre l’effetto crespo e a migliorare la morbidezza e la lucentezza della chioma.
A livello pratico, l'esperienza d'uso del dispositivo, che è un 7-in-1, è molto positiva e i risultati finali hanno poco da invidiare al rivale Airwrap: i boccoli si creano con facilità (se il capello è predisposto), le due spazzole liscianti e quella volumizzante fanno il loro dovere, la bocchetta anti-crespo pure, e l’asciugatura è davvero molto rapida. Certo, la richiesta di una discreta manualità, apprendibile nel tempo e migliorabile utilizzo dopo utilizzo, vale anche per questo styler, ma non in misura maggiore rispetto alla concorrenza.
La differenza si nota però nella qualità costruttiva: AirStyle Pro utilizza plastiche a primo impatto meno pregiate rispetto al Dyson e, duole ammetterlo, non trasmette la stessa sensazione di solidità. Neanche gli accessori, pur essendo pratici e funzionali, hanno un "feeling" premium. Ciò non significa che il prodotto sia poco robusto o facilmente rompibile, ma chi è abituato a dispositivi di fascia alta noterà senz'altro la differenza.

Una mossa astuta
Un piccolo compromesso giustificato dal listino: con un prezzo di 349 euro, AirStyle Pro è un’alternativa più accessibile rispetto ai 500-600 euro richiesti per Dyson Airwrap. Una scelta intelligente (e furba) che ammicca a chi desidera un dispositivo performante ma non vuole spendere una fortuna. E che, inevitabilmente, svela la strategia di Dreame: rendere più diffusa ed economica una tecnologia avanzata che, fino a poco tempo fa, era un "lusso" riservato a pochi.