Una startup di Brooklyn ha trovato il modo di trasformare normali fotografie in ologrammi tridimensionali con il primo display portatile olografico che non necessita di visori AR e VR o occhiali speciali, annunciato nelle scorse ore su Kickstarter.
Si chiama Looking Glass Go ed è un piccolo dispositivo prototipato più di cinque anni fa, che punta a mandare in pensione le tradizionali foto bidimensionali per proiettarci in una dimensione in cui anche un banale selfie prende "vita" attraverso gli ologrammi. E che vuole rendere più accessibile e a portata di mano la fruizione di contenuti spaziali in 3D, in vista dell'imminente debutto di Apple Vision Pro.
Come funziona
Il software del dispositivo trasforma gli scatti in foto spaziali avvalendosi di un algoritmo che usa l'intelligenza artificiale generativa per ricostruire l'immagine tridimensionale da diverse prospettive. Looking Glass Go si occupa dell'ultimo passaggio, proiettando con milioni di raggi l'ologramma davanti al dispositivo.
Con la connettività Wi-Fi integrata e una memoria che ospita fino a mille ologrammi, il dispositivo non si limita a essere uno strumento di visualizzazione, ma anche una piattaforma con cui creare e condividere contenuti olografici. L'applicazione Liteforms, potenziata da ChatGPT, offre la possibilità di creare personaggi olografici personalizzati, trasformandoli in assistenti virtuali per il desktop. Inoltre, designer 3D e programmatori potranno utilizzare programmi aggiuntivi per lo sviluppo di applicazioni.
Looking Good Go è un progetto reale che si trova al momento su Kickstarter, ha un costo di 200 dollari e le prime spedizioni partiranno da giugno 2024.
