Le novità della tecnologia si susseguono rapidamente nel tempo, ma quanto c'è di davvero inedito ad oggi? Al netto di un paio di visori AR/VR dal sapore avveniristico, sono pochi i dispositivi personali in grado di strappare un sonoro stupore. Non sempre per mancanza di innovazione, ma per (a volte eccessiva) famigliarità con quanto già disponibile sul mercato. Eppure Humane, startup statunitense fondata da due ex dipendenti Apple, ha deciso di infrangere lo status quo. E con AI Pin, il nuovo device indossabile già eletto a degno concorrente dello smartphone, ha sorpreso tutti.
Che cos'è Humane Ai Pin
Humane AI Pin è un piccolo (44,5 x 47,5 mm) wearable da "pinzare" agli indumenti attraverso una clip magnetica che funziona anche da batteria aggiuntiva e che dovrebbe assicurare un intero giorno di autonomia, privo di schermo e con un concentrato di tecnologia al suo interno. Le informazioni vengono proiettate attraverso una luce laser sul palmo della mano di chi lo indossa o su qualsiasi altra superficie di massimo 40 centimetri, oppure riferite vocalmente dal dispositivo attraverso uno speaker. Non è concepito come un supporto dello smartphone ma come un dispositivo a sé stante, dotato di processore Snapdragon ed e-sim, con gran parte delle funzionalità offerte da un telefono: con AI Pin si possono effettuare chiamate, inviare e ricevere messaggi di testo, ascoltare musica su Tidal, navigare in rete, scattare foto e video e molto altro.
Essendo dotato di touchpad, i comandi avvengono tramite tocco, ma anche con la voce e con i gesti. Per intenderci, un tap equivale al "tocco" di pollice e indice. AI Pin non è sempre attivo e, per "svegliarlo", basterà premere il touchpad con un dito.
Niente app, ci pensa l'AI
Tutto viene mosso dalla potente macchina dell’intelligenza artificiale dell'OS proprietario Cosmos, che rende ancor più completa e ricca l’esperienza d’uso e soppianta le applicazioni. AI Pin può leggere i messaggi ricevuti, riconoscere la lingua di un interlocutore e tradurla utilizzando il suo stesso timbro, ma anche identificare gli oggetti posizionati davanti alla fotocamera e dare informazioni a riguardo (ad esempio i valori nutrizionali di un cibo inquadrato). Utilizzando un hub software a cui è abbinato, chiamato Humane Center, si possono vedere le foto scattate, i video, le note e così via.
Prezzo e disponibilità
Ai Pin sarà disponibile a partire dal prossimo anno al costo di 699 dollari, circa 653 euro al cambio odierno. Per poterlo utilizzare sarà necessario sottoscrivere un abbonamento di 24 dollari al mese per accedere ai dati mobili, al cloud e a servizi aggiuntivi.
Nicchia o mainstream?
Non possiamo prevedere la portata del successo (o dell'insuccesso) che sarà in grado di riscuotere questo dispositivo, così apparentemente di nicchia e in parte limitato dall'assenza di uno degli elementi che più hanno segnato nel tempo la vera evoluzione dei dispositivi contemporanei: lo schermo, ergo la possibilità di vedere. Concessa anche da AI Pin, certo, ma in maniera accessoria e offuscata dal potere della voce, che ha invece la superiorità funzionale.
Quel che è certo è che AI Pin incuriosisce proprio perché diverso, ammicca a chi vuole disintossicarsi dall'iperconnessione e da una quotidianità scandita da abbuffate di tecnologia proponendo un'alternativa più scarna ed essenziale all'onnipresente smartphone.
Per esigenze circoscritte e primarie, ma non per queste soddisfatte in modo meno soddisfacente.
@typo_ita Humane Ai Pin sarà davvero il “post-smartphone”? Lo scopriremo il prossimo anno #humaneaipin #aipin #wearable #ai @humane ♬ Green Grass - Smoove Lofy