L'evoluzione tecnologica corre rapida da quanto è arrivata l'intelligenza artificiale generativa, un po' in tutti i campi. Una sorta di sveglia che è risuonata forte anche nel mondo degli smartphone, sempre più vicini ad un plateau in termini di innovazione, viste le vette già raggiunti nelle ultime due decadi.
Adesso l'attenzione è concentrata tutta lì, sull'IA generativa, e si guardano le integrazioni che un po' tutti i produttori stanno già facendo. Tra questi spicca sicuramente il leader di mercato, Samsung, che proprio con la sua Galaxy AI ha seguito per prima le orme segnate da Google (sui Pixel) e a distanza di pochi mesi mostra già delle interessantissime evoluzioni.
L'esclusività del Galaxy Z Fold6
I limiti hardware sono quasi irrilevanti, visti i chip super performanti che ormai ci sono in circolazione, ma l'IA viene destinata con parsimonia in questa prima fase. E allora eccoci davanti al Galaxy Z Fold6, ultimo pieghevole arrivato dalla casa coreana insieme al Galaxy Flip6 con un carico di novità.
Le più interessanti sono delle esclusive, disegnate apposta per elevare l'esperienza d'uso su dispositivi alternativi a quelli tradizionali, quelli che non si piegano per intenderci.
Libero spazio alla creatività dunque, con la possibilità di lavorare sulle foto e sulle immagini acquisite (o scaricate) e cambiarle a proprio piacimento, disegnando elementi nuovi o spostando quelli già esistenti. Il primo caso è forse quello più inedito: l'IA generativa studia il contesto dell'immagine, intuisce che tipo di aggiunta vogliamo fare e la ricrea in più versioni. Con dei semplici schizzi fatti anche a mano.
Qualcosa di simile si può fare partendo da zero, ad esempio sulle note, con qualche semplice tratto si da un'idea di massima, si cerchia la parte interessata, si sceglie lo stile, ad esempio illustrazione, et voilà.
La produttività prima di tutto
Chi pensa di acquistare uno smartphone pieghevole da oltre duemila euro (il listino parla di 2099€) non lo fa certo solo per disegnare e divertirsi a creare delle illustrazioni. La vera forza del Galaxy Z Fold6 sta infatti in una suite di funzioni che lo rendono davvero speciale nel panorama attuale.
Facciamo qualche esempio. Le note sono diventate multimodali: si può scrivere a mano, con la S Pen, disegnare con l'aiuto dell'AI oppure importare testi da foto o immagini in pochi istanti, generando riassunti e traduzioni. Non manca il registratore vocale che riconosce e suddivide i diversi interlocutori che registra, trascrive il testo e poi lo riassume. Oppure l'AI su browser che riduce a pochi punti focali tutto il testo di un articolo o di una pagina visitata, facendoci risparmiare molto tempo. Insomma, un modo nuovo di lavorare.
E poi c'è la funzione Interprete che permette di sfruttare tutti e tre i display del Fold6 per una traduzione in tempo reale, offline, in modo che entrambi gli interlocutori vedano il testo nella propria lingua.
Molte di queste funzioni sono disponibili al momento solo sui due nuovi pieghevoli Samsung, cose che li rende ancora più esclusivi.