Chirurgia robotica a distanza: un medico italiano opera paziente da 8 mila km di distanza

Un'operazione chirurgica a distanza di oltre 8.000 km apre nuove prospettive per la medicina del futuro, grazie alla tecnologia robotica e alle reti 5G

di Gabriele Arestivo - 02/10/2024 12:52

L'11 settembre 2024, il dottor Alberto Breda, primario di Urologia Oncologica e dell'Equipe Chirurgica dei Trapianti Renali della Fundació Puigvert, ha eseguito con successo una delle prime operazioni robotiche a distanza transcontinentali, un evento storico che segna un enorme passo avanti nella telechirurgia. Da Bordeaux, in Francia, il chirurgo ha operato un paziente di 37 anni affetto da tumore renale che si trovava a Pechino, Cina, a oltre 8.000 km di distanza. Il paziente, sottoposto a nefrectomia robotica, è stato dimesso il giorno seguente senza complicazioni, e ora è in fase di recupero.

L’intervento, trasmesso in diretta durante il congresso europeo ERUS 2024, ha mostrato come le tecnologie robotiche, unite a connessioni internet ultra-veloci con solo 130 millisecondi di latenza, possano aprire nuove strade nella medicina moderna. La chirurgia robotica a distanza, che permette di operare pazienti in aree geograficamente distanti, potrebbe diventare una pratica diffusa in futuro, anche grazie all'evoluzione delle reti 5G e della fibra ottica.

Il Futuro della telechirurgia e le sue applicazioni

L'operazione condotta da Breda segna un punto di svolta per la chirurgia robotica e apre la strada a una serie di nuove applicazioni. Oltre agli interventi a distanza, la telechirurgia permetterà la collaborazione tra chirurghi in diverse parti del mondo e fornirà nuove opportunità per la formazione medica a distanza. Il successo di questa operazione conferma la continua evoluzione delle tecnologie robotiche e il ruolo sempre più centrale che avranno nella medicina del futuro.

Con precedenti illustri come l'"Operazione Lindbergh" del 2000 e la recente prostatectomia robotica eseguita da Roma a Pechino nel luglio 2024, l'intervento di Breda rappresenta un'ulteriore pietra miliare nella chirurgia urologica mini-invasiva.