Benessere acustico: come gli AirPods Pro migliorano la gestione dell’udito

Con funzioni come il test dell'udito e la riduzione dei rumori, gli AirPods Pro di Apple diventano un supporto concreto per la salute uditiva

di Greta Rosa - 03/01/2025 10:53

L’attenzione alla salute degli utenti è diventata una priorità sempre più essenziale per le big tech. Tra le capofila, in questo senso, c'è Apple, con un approccio che unisce hardware avanzato, software innovativo e un ecosistema perfettamente interconnesso, che le ha permesso di trasformare alcuni dei suoi dispositivi in strumenti chiave per monitorare e migliorare il benessere delle persone.

Se è vero che l'Apple Watch è la punta di diamante nell'ampio puzzle dell'health a marchio Mela morsicata, con i suoi sensori che monitorano, tra le altre cose, il battito cardiaco (rilevando aritmie e offrendo la possibilità di eseguire elettrocardiogrammi), è altrettanto vero che a Cupertino da tempo è in corso un lavoro massiccio per investire di un simile ruolo anche gli AirPods, i suoi auricolari Bluetooth wireless.

Le nuove funzionalità per l'udito di Airpods

Se prima era già possibile impostare i livelli di audio e optare per la riduzione dei rumori ambientali per alcuni modelli, con gli AirPods Pro di seconda generazione (lanciate sul mercato nel 2022) l'asticella è stata alzata ancora di più, grazie anche al recente arrivo di tre nuove funzionalità chiave dedicate alla salute uditiva: la prima, definita di "grado clinico" e chiamata Apparecchio acustico, non è ancora disponibile in Italia ma offre una regolazione dinamica basata sul profilo uditivo personalizzato in caso di perdita uditiva percepita da lieve a moderata, peraltro autorizzata lo scorso settembre dalla Food and Drugs Administration. Protezione dell'udito protegge invece gli utenti dall’esposizione a rumori ambientali troppo intensi, senza compromettere la qualità del suono che stanno ascoltando. Test dell'udito, lanciata lo scorso mese anche in questa parte del Globo con l'aggiornamento a iOS 18.2 o iPadOS 18.2, è forse quella che ci ha colpito di più, perché consente di valutare la propria capacità uditiva direttamente tramite iPhone o iPad, rendendo il monitoraggio dell'udito a "portata di mano".

I dati dell'OMS

Un interesse, quello di Apple verso la salute dell'udito, stimolato della fotografia scattata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): la stima è che 1,5 miliardi di persone nel mondo soffrano attualmente di perdita uditiva, con una proiezione di 2,5 miliardi entro il 2050. In tandem con l'Università del Michigan, il colosso di Cupertino nel 2019 uno studio (Apple Hearing Study) per analizzare l'impatto dell'esposizione quotidiana al suono sull'udito, i cui risultati vengono condivisi proprio con l'OMS. Nel 2021, i primi risultati della ricerca hanno dimostrato che, su un campione di cittadini statunitensi , il 20% soffriva di perdita dell'udito rispetto agli standard dell'OMS e il 50% non si sottoponeva a un test dell'udito con un professionista da almeno dieci anni.

Il test dell'udito

Da qui la volontà di rendere più accessibile questo servizio: Test dell'udito fa da cartina al tornasole dello stato salute uditivo dell'utente. Il metodo di valutazione impiegato si basa sulla conduzione aerea delle cuffie per analizzare la capacità dell'orecchio di percepire i suoni. Il test si concentra sull'analisi delle soglie uditive, ossia il livello minimo di intensità sonora che un individuo riesce a percepire. Per sviluppare l'algoritmo alla base di questa tecnologia, gli sviluppatori hanno sfruttato dati provenienti dagli audiogrammi del National Health and Nutrition Examination Survey e quelli raccolti nell'ambito dell'Apple Hearing Study.

Per fare un test dell'udito utilizzando AirPods Pro 2 (con l'ultimo firmware e un iPhone o iPad con iOS 18.1 o iPadOS 18.1), basta assicurarsi che gli auricolari aderiscano perfettamente all'orecchio (è possibile fare il test di aderenza dei "gommini" per verificarlo) e che l'ambiente attorno a noi sia immerso nel silenzio, senza rumori intermittenti o persone che parlano. Il test dura circa cinque minuti, durante i quali bisogna seguire le istruzioni sullo schermo e toccare un cerchio quando si avverte un segnale acustico. Alla fine del test, i risultati mostreranno un'eventuale perdita dell'udito complessiva in decibel del livello dell'udito (dBHL) e i passaggi successivi consigliati. I dati possono essere condivisi nell'app Salute o esportati in PDF.

Sebbene sia una soluzione molto utile, è importante ricordare che l'autodiagnosi non è mai consigliata, né affidabile. I risultati ottenuti attraverso l'app possono però essere condivisi con un professionista sanitario, che potrà valutare eventuali problematiche in maniera approfondita. Uno dei vantaggi di questo sistema è inoltre la sua flessibilità: l'utente può ripetere il test in qualsiasi momento per tenere sotto controllo il proprio stato uditivo.