Sono mesi che ormai “giochiamo” a creare immagini con l’intelligenza artificiale generativa sulle più disparate piattaforme, ma solo adesso c’è stata una prima vera integrazione su una suite di ampio uso: a farlo è Adobe e le implicazioni sono dirompenti. La software house ha reso disponibile già da mesi Firefly in versione beta, un campo di prova dove sta affinando la sua AI (addestrata con milioni di immagini stock) per un utilizzo più ampio e ancora più professionale che si è concretizzato nell’ultima beta di Photoshop. Due mondi che si fondono e danno vita ad uno strumento di editing e creazione delle immagini che cambia letteralmente marcia rispetto alla concorrenza.
Adobe ha dalla sua parte, infatti, milioni di abbonati alla sua Creative Cloud. Non doveva fare altro che introdurre queste novità in modo corretto per legarli ancora di più al prodotto. Anche perché, una volta provata la nuova Beta di Photoshop, difficilmente si torna indietro.
Addio content aware, benvenuta IA
L’intelligenza artificiale c'è già da anni su Photoshop, non è certo una novità assoluta, ma fino ad ora ha giocato un ruolo ridotto e marginale all’interno di funzioni come il content aware (in italiano "riempimento"). La musica è cambiata e lo spartito è la nuova barra che Adobe ha da poco introdotto, un elemento che appare all’occorrenza e fornisce delle scorciatoie per alcuni strumenti, come “selezione soggetto” e “rimuovi sfondo”, ma non solo. La barra ospita anche una casella dove inserire del testo, i cosiddetti prompt che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi di boom delle AI generative.
Cambia quindi il flusso di lavoro, si semplifica e diventa più agile, soprattutto per alcuni scenari molto comuni.
Estendere le immagini, con o senza testo
Il content aware ha aperto la strada, l'IA adesso fa il vero lavoro creativo: ampliare un'immagine è diventato un gioco da ragazzi, bastano infatti pochi passaggi per ottenere dei risultati ottimi.
La cosa ancor più interessante è la possibilità di utilizzare un prompt, un comando di testo, e indirizzare così la creazione della porzione richiesta secondo i propri gusti. Funziona bene ma non benissimo, almeno in questa fase. Bisogna fare diverse prove e affinare la richiesta, ma è una base più che accettabile.
In alternativa ci si affida al tasto "genera" e sarà l'IA a fare tutto il lavoro, offrendoci sempre tre variazioni sul tema che possiamo scorrere e valutare (dando un feedback prezioso per Adobe).
Aggiungere e rimuovere elementi in un click
Qui entra in gioco Firefly in tutto e per tutto: basta selezionare una porzione di immagine e scrivere ciò che si desidera inserire et voilà, si possono poi scorrere le classiche tre opzioni o generarne delle altre.
In questo caso gli elementi sono evidentemente pescati dall'immenso stock Adobe e alcuni risultano fuori contesto, ma il lavoro che fa sulle ombre e sulle luci pare già più che ottimo.
La casella di testo non serve soltanto per creare: si possono dettare anche alcuni comandi, ad esempio "rimuovi" quando si vuole eliminare qualcosa dalle immagini. L'effetto non è molto diverso dallo strumento "riempi" già disponibile su Photoshop, ma il risultato finale è quasi sempre più preciso, accurato.
Il limite sta nella qualità
Dopo averci lavorato per una settimana posso dire di aver trovato più pregi che difetti, ma qualche compromesso lo si vede. Al di là della necessità di affinare prompt e comprensione delle richieste, ho notato che, soprattutto quando si estende un'immagine, la qualità della porzione ricreata è a volte un po' più bassa di quella originale.
Se la fonte è poi di scarsa qualità, chiaramente non si ottengono miracoli: maggiore è il numero di pixel che l'IA può studiare, migliore sarà il risultato. Un compromesso che ci può stare tutto se pensiamo al passo in avanti fatto in così poco tempo e alle novità introdotte.
Una cosa è certa. grazie a queste funzioni, sempre più persone si potranno avvicinare a suite simili e per Adobe si prospetta un futuro pieno di novità per le sue numerose piattaforme. E state certi che ben presto sentiremo parlare anche di novità per i video.