Per le strade di Las Vegas, un Robotaxi Ioniq 5 di Hyundai completamente elettrico e autonomo ha superato un esame di guida, dimostrando la maturità della tecnologia di guida senza conducente.
Questo test, che ha visto il veicolo eseguire manovre complesse con la precisione di un conducente esperto, rappresenta un passo significativo verso una nuova era della mobilità, dove le limitazioni fisiche non saranno più un ostacolo alla libertà di movimento. Si tratta ovviamente di un escamotage narrativo volto a sensibilizzare i passi in avanti fatti da Hyundai negli ultimi tempi, su strade cittadine e con una segnaletica adeguata (prerogativa fondamentale).
Sicurezza e sfide
Nonostante l’entusiasmo iniziale, il percorso verso l’adozione di massa dei robotaxi è costellato di sfide. Incidenti recenti hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza, portando a un ridimensionamento del fenomeno e a un aumento dello scetticismo pubblico in molte delle città statunitensi dove era stato attivato uno dei servizi disponibili (offerti per lo più da Waymo e Cruise).
Inoltre, il costo elevato dei taxi autonomi rispetto a quelli tradizionali pone interrogativi sulla loro accessibilità economica. Tuttavia, la promessa di una mobilità più inclusiva e indipendente, come illustrato in video dalla storia di Pearl Outlaw, una giovane ipovedente, continua a spingere lo sviluppo di questa tecnologia, potenzialmente rivoluzionaria.
In Italia siamo ancora lontani dal vedere simili esperimenti, questo a causa di vuoti normativi e centri urbani forse meno attrezzati e pronti ad ospitare progetti pilota senza conducente. Ma la strada è segnata, adesso bisognerà soltanto affinare le tecnologie a bordo e Hyundai pare sia già sul pezzo.