Pyxis Ocean è la nave cargo del futuro: con due vele riduce le emissioni del 30%

L'imbarcazione è partita dalla Cina alla volta del Brasile per un viaggio-esperimento. L'obiettivo? Produrre le vele su larga scala

di Greta Rosa - 23/08/2023 13:07

Sembra una normale nave cargo, di quelle che ogni giorno solcano le acque del mondo per il trasporto di merci rinsaldando le basi del commercio globale, ma non lo è: la particolarità di Pyxis Ocean, appena salpata al largo della Cina per raggiungere il Brasile in sei settimane, si nota a colpo d'occhio.

Sul ponte si stagliano imponenti due vele bianche in acciaio, alte 37,5 metri e chiamate WindWings, di progettazione britannica e produzione norvegese, ma di proprietà giapponese attualmente ad uso statunitense (la nave è stata progettata da BAR Technologies, prodotta da Yara Marine Technologies con Mitsubishi Corporation e noleggiata da Cargill, multinazionale americana attiva nel settore alimentare).

Ridurre le emissioni

Secondo gli esperti, la presenza di "vele-ali" a bordo contribuirebbe al risparmio del 30% di emissioni di CO2, percentuale che potrebbe aumentare esponenzialmente se venissero abbinate a carburanti sostenibili. 

Quello della Pyxis Ocean non è un concetto nuovo: la vela è uno dei sistemi di propulsione più antichi utilizzati dall'uomo (le prime imbarcazione spinte dal vento risalirebbero al 6.000 a.C.), ma è negli ultimi tempi che stanno tornando in auge applicate alle navi mercantili con nuove tecnologie per ridurre le emissioni di un settore particolarmente impattante.

Come spiega la CNN, l'industria navale produce ogni anno oltre un miliardo di tonnellate di CO2, equivalenti a circa il 3% delle emissioni globali causate dall’uomo.

Sono numerosi gli esperimenti che hanno visto montare kite e sistemi alari sulle navi cargo. Tuttavia, stando ai dati dell'International Windship Association, le grandi navi commerciali con propulsione assistita dal vento operative sarebbero ad oggi soltanto una ventina.

Obiettivo: produzione su larga scala

Il progetto WindWings, co-finanziato dall’UE, potrebbe però essere un punto di svolta per il risparmio di carburante e le conseguenti emissioni: si stima si possano risparmiare fino a 1,5 tonnellate di carburante per ala al giorno, che si traduce in un risparmio di combustibile di circa 800 dollari per tonnellata. La conditio sine qua non, secondo gli esperti, affinché le tecnologie assistite dal vento si diffondano su larga scala.

L'obiettivo è ambizioso: le realtà impegnate nel progetto prevedono di realizzare centinaia di WindWings nei prossimi quattro anni, migliorando nel tempo design ed efficienza per puntare a una produzione su larga scala che potrebbe rivoluzionare il settore.