Prenotare un volo con le compagnie aeree low-cost è ormai un’impresa, anche per i più smanettoni. Gli “ostacoli” lungo il percorso, tra i vari passaggi, non mancano mai: la fase di prenotazione è infatti ricca di tranelli e insidie costruiti appositamente per farci spendere più soldi e acquistare servizi spesso superflui. Da un lato il vantaggio di prezzi dei biglietti concorrenziali (non sempre), dall’altro le incognite legate ai servizi accessori.
Molte compagnie low-cost, infatti, mantengono ormai più basso il biglietto di partenza e giocano su due fattori principali: il bagaglio da mettere in stiva a pagamento e la priorità d’imbarco, che permette anche di portare a bordo un secondo zaino o un piccolo trolley. Il meccanismo è ormai noto e, a farne le spese, siamo noi viaggiatori. Il problema è la volatilità dei prezzi di bagagli e priorità, che cambiano di minuto in minuto e hanno ormai raggiunto livelli insostenibili.
La nostra disavventura
Nel nostro caso, con Wizz Air, abbiamo visto cambiare il costo della Priority in pochi secondi da circa 18 euro a quasi 45 euro. Non solo: anche quello del bagaglio da stiva (10 kg) ha continuato a oscillare nei successivi tentativi (si parla sempre di cifre comprese tra i 36 e i 40 euro circa). Secondo le regole della compagnia che si possono consultare sul sito wizzair.com, è (quasi) tutto lecito: in alta stagione il costo del bagaglio da 10 kg può variare infatti da 6 a 71,50 euro, mentre quello della Priority ha un range compreso tra i 5 e i 40 euro.
Ma chi decide come variano questi prezzi e come ci possiamo tutelare noi consumatori da rincari ingiustificati? Sul tema, la scarsa chiarezza regna sovrana. E poi c’è la beffa, almeno con Wizz Air: giunti alla fine del processo, a volte, ci si trova un improvviso aumento di 15 euro a persona. La voce ufficiale sul sito recita: “Oneri aggiuntivi di sistema: applicabili alle prenotazioni effettuate tramite sistemi automatizzati – tramite Wizzair.com”. Una scusa assurda e ancora meno chiara. Per aggirare la furbata, basta effettuare la prenotazione tramite l’applicazione ufficiale.
Insomma, prezzi alti, servizi alle stelle, passaggi poco chiari e pochi controlli su questi fattori che incidono eccome sul costo finale del biglietto. Mica tanto low-cost!