A gennaio il governo ha messo sul piatto un bottino da 640 milioni di euro per svecchiare il parco auto circolante, seguendo il tradizionale schema degli incentivi. Le agevolazioni interessano, come sempre, le vetture suddivise in tre diverse categorie di emissioni: 0-20 g/km di CO2 (elettriche), 21-60 g/km di CO2 (Plug-in hybrid), 61-135 g/km di CO2 (termiche), con i fondi per quest'ultima andati a ruba in poche settimane.
Per le elettriche, su cui vogliamo focalizzarci in questo articolo, è ancora disponibile uno sconto di 5.000 euro con rottamazione e di 3.000 euro senza rottamazione, a patto che si acquisti un’auto con un prezzo massimo di listino fissato a 35.000 euro più IVA.
A breve, però, il vecchio schema verrà revisionato con l’obiettivo di rendere l’auto elettrica sempre più accessibile. Tra le novità introdotte dal Tavolo Automotive del primo febbraio, in cui è stato stabilito il nuovo Ecobonus 2024, troviamo un aumento generale degli sconti, maggiori benefici per chi ha un ISEE inferiore ai 30.000 euro e incentivi anche per l’usato.
I nuovi incentivi per l'elettrico
Con la nuova struttura, i ribassi per chi vuole acquistare un'auto a batteria (il cui limite di prezzo rimane sempre 35.000 euro più IVA) saranno sostanziosi: il massimo a cui si potrà puntare è uno sconto di 13.750 euro, purché il proprio ISEE sia sotto i 30.000 euro e si rottami un'auto fino a Euro 2 di categoria. Per fare un esempio pratico, con questi requisiti si potrà acquistare una Dacia Spring, l’auto più economica venduta in Italia quest’anno (21.450 euro di listino), a 7.700 euro. Non male, considerando che uno degli scogli dell'elettrico in Italia, su cui si interrogano di frequente gli italiani, è proprio il prezzo ancora ingente di gran parte dei modelli.
Lo schema più generale delle agevolazioni per le auto di categoria 0-20 g/km di CO2 è così ripartito:
- Senza rottamazione: 6.000 euro (7.500 euro per ISEE sotto i 30.000 euro);
- Con rottamazione Euro 4: 9.000 euro (11.250 euro per ISEE sotto i 30.000 euro);
- Con rottamazione Euro 3: 10.000 euro (12.500 per ISEE sotto i 30.000 euro);
- Con rottamazione Euro 0-2: 11.000 euro (13.750 euro per ISEE sotto i 30.000 euro).
Altre novità dell'Ecobonus 2024
Una delle novità introdotte dalla nuova manovra prevede che i soggetti con ISEE inferiore ai 30.000 euro possano accedere ai contributi rottamando anche un'auto Euro 5 (beneficiando di 8.000 euro di sconto con l'acquisto di un'auto elettrica e di 5.000 euro in caso di una Plug-in). Il nuovo schema prevede anche la possibilità di beneficiare di sconti sull'acquisto delle vetture usate: acquistando un'auto Euro 6 con un costo fino a 25.000 euro (più IVA) e rottamando un'auto fino a Euro 4 (di proprietà da almeno un anno), accederà a un'agevolazione di 2.000 euro.
I nodi da sciogliere
Bene il restyling degli incentivi, ma quando verranno attivati? Il governo non ha ancora comunicato una data certa, cosa che presumibilmente avverrà con la pubblicazione del nuovo testo in Gazzetta Ufficiale, ma si suppone che possano entrare in vigore non prima di fine marzo. Un aspetto, questo, che ha portato a un brusco rallentamento delle vendite delle auto elettriche nel mese di gennaio: nel periodo, il market share delle EV è sceso dal 4,2% di gennaio 2023 a 2,1%, con sole 2.984 vetture vendute. La colpa, a quanto pare, sarebbe da attribuire non solo alle note titubanze nei confronti dei veicoli a batteria (infrastruttura di ricarica distribuita non ancora uniformemente sul territorio, costi ingenti, autonomia, etc.), ma anche agli incentivi: l'annuncio del nuovo Ecobonus, ben più ghiotto di quello del mese scorso, avrebbe provocato il cosiddetto "effetto annuncio". Gli italiani (giustamente) non si accontentano di un contributo da 5.000 euro, avendo all'orizzonte un bottino da 13.750.