La nuova vita della Renault 17: quando il design rétro incontra il motore elettrico

La Renault R17 Electric Restomod disegnata da Ora Ïto, dopo il debutto al Salone di Parigi 2024, sbarca alla Design Week di Milano

di Greta Rosa - 08/04/2025 11:05

C’era una volta una coupé francese con ambizioni da GT e uno spirito ribelle. Si chiamava Renault 17, era il 1971, e in un’epoca in cui design e libertà correvano sulla stessa corsia, il suo stile affilato conquistava gli anticonformisti della strada. Tanto da arrivare, in circa otto anni, a 90mila esemplari venduti. Oggi quella stessa macchina torna in scena, non come nostalgico ricordo da museo, ma come sua reincarnazione in carbonio e watt: si chiama R17 Electric Restomod x Ora Ïto ed è una showcar che incrocia passato e futuro, già protagonista al Salone dell’Auto di Parigi 2024 e ora anche alla Design Week di Milano di quest'anno.

Il progetto, nato da una collaborazione tra la casa automobilistica e il designer francese Ora Ïto (in passato ingaggiato anche da Citroën), parte da una promessa: non stravolgere l’originale, ma accompagnarlo nel presente con rispetto e visione. Il risultato? Una reinterpretazione scultorea dell'iconica coupé, che conserva la monoscocca, porte, vetri e proporzioni originali, ma si allarga di 17 centimetri per stare al passo con i tempi. A cambiare radicalmente, invece, è il cuore: sotto il cofano batte ora un motore elettrico da 270 cavalli. E grazie all’uso estensivo della fibra di carbonio, il peso si ferma a soli 1.400 kg.

Una restomod che non dimentica le origini

Ciò che rende questo progetto più di un semplice esercizio di stile è l’equilibrio tra heritage e innovazione. L’R17 del 1971 non fu mai una supercar – sebbene abbia avuto un ruolo non da poco nel panorama rallystico di quegli anni – ma era un manifesto di design. Oggi, Ora Ïto la “teletrasporta" nel futuro, mantenendo elementi chiave come le feritoie posteriori e la silhouette slanciata, mentre sostituisce i vecchi fari a iodio con LED integrati nel frontale. I cerchi? Da 19”, e ricordano dei vinili: un altro omaggio agli anni Settanta.

Dentro, la metamorfosi è sottile ma elegante. I sedili originali "a petalo" sono stati riprogettati con tessuti ispirati all’interior design, come il raso chiné in lana Merino e un bouclé beige dal gusto rétro. La plancia sfoggia un display centrale moderno e quattro piccoli schermi geometrici, che richiamano i vecchi strumenti analogici ma parlano in digitale.

Questa R17 non tornerà (almeno per ora) in produzione: è una one-off pensata per ispirare e raccontare. Che resta un segnale forte: il marchio francese rispolvera il suo archivio e ci ricorda che l’identità conta ancora, anche quando si parla di motori silenziosi e display touchscreen. E la R17 electric, pur rimanendo un esercizio di stile, è tutto fuorché silenziosa. Nel suo design parla forte e chiaro.