C’era una volta una coupé francese con ambizioni da GT e uno spirito ribelle. Si chiamava Renault 17, era il 1971, e in un’epoca in cui design e libertà correvano sulla stessa corsia, il suo stile affilato conquistava gli anticonformisti della strada. Tanto da arrivare, in circa otto anni, a 90mila esemplari venduti. Oggi quella stessa macchina torna in scena, non come nostalgico ricordo da museo, ma come sua reincarnazione in carbonio e watt: si chiama R17 Electric Restomod x Ora Ïto ed è una showcar che incrocia passato e futuro, già protagonista al Salone dell’Auto di Parigi 2024 e ora anche alla Design Week di Milano di quest'anno.
Il progetto, nato da una collaborazione tra la casa automobilistica e il designer francese Ora Ïto (in passato ingaggiato anche da Citroën), parte da una promessa: non stravolgere l’originale, ma accompagnarlo nel presente con rispetto e visione. Il risultato? Una reinterpretazione scultorea dell'iconica coupé, che conserva la monoscocca, porte, vetri e proporzioni originali, ma si allarga di 17 centimetri per stare al passo con i tempi. A cambiare radicalmente, invece, è il cuore: sotto il cofano batte ora un motore elettrico da 270 cavalli. E grazie all’uso estensivo della fibra di carbonio, il peso si ferma a soli 1.400 kg.
Una restomod che non dimentica le origini
Ciò che rende questo progetto più di un semplice esercizio di stile è l’equilibrio tra heritage e innovazione. L’R17 del 1971 non fu mai una supercar – sebbene abbia avuto un ruolo non da poco nel panorama rallystico di quegli anni – ma era un manifesto di design. Oggi, Ora Ïto la “teletrasporta" nel futuro, mantenendo elementi chiave come le feritoie posteriori e la silhouette slanciata, mentre sostituisce i vecchi fari a iodio con LED integrati nel frontale. I cerchi? Da 19”, e ricordano dei vinili: un altro omaggio agli anni Settanta.
Dentro, la metamorfosi è sottile ma elegante. I sedili originali "a petalo" sono stati riprogettati con tessuti ispirati all’interior design, come il raso chiné in lana Merino e un bouclé beige dal gusto rétro. La plancia sfoggia un display centrale moderno e quattro piccoli schermi geometrici, che richiamano i vecchi strumenti analogici ma parlano in digitale.
Questa R17 non tornerà (almeno per ora) in produzione: è una one-off pensata per ispirare e raccontare. Che resta un segnale forte: il marchio francese rispolvera il suo archivio e ci ricorda che l’identità conta ancora, anche quando si parla di motori silenziosi e display touchscreen. E la R17 electric, pur rimanendo un esercizio di stile, è tutto fuorché silenziosa. Nel suo design parla forte e chiaro.