Il motore a idrogeno con cilindro e pistoni esiste ed è (quasi) pronto per le gare

Un’azienda austriaca sta sviluppando un motore a combustione interna alimentato a idrogeno, capace di oltre 400 cavalli, con l’obiettivo di correre a Le Mans nel 2026

di Gabriele Arestivo - 05/02/2024 16:42

L’idrogeno è considerato il carburante del futuro, in grado di fornire energia pulita e abbondante. Ma come utilizzarlo per alimentare i veicoli? La soluzione più diffusa sono le celle a combustibile, che trasformano l’idrogeno e l'ossigeno in elettricità per azionare i motori elettrici. Tuttavia, esiste un’altra possibilità: i motori a combustione interna a idrogeno, che bruciano il carburante nei cilindri come la benzina o il diesel.

Un motore a idrogeno da corsa

Un’azienda austriaca, AVL Racetech, sta lavorando a un progetto ambizioso: realizzare un motore a combustione interna a idrogeno da corsa, capace di competere con le più avanzate tecnologie elettriche. Si tratta di un quattro cilindri turbo da 2 litri, che eroga 410 cavalli a 6.500 giri/min. Il motore è ancora in fase di sviluppo, ma l’azienda è sicura di poterlo mettere in pista presto e addirittura partecipare alla 24 Ore di Le Mans nel 2026.

Il motore a idrogeno di AVL Racetech ha diversi vantaggi rispetto alle celle a combustibile. Innanzitutto, ha un peso inferiore e una maggiore densità energetica, il che significa che può fornire più potenza con meno massa. Inoltre, ha una maggiore efficienza termica, cioè sfrutta meglio il calore prodotto dalla combustione. Infine, ha un costo inferiore e una maggiore semplicità, in quanto si basa su una tecnologia già consolidata e diffusa.

Le sfide del motore a idrogeno

Il motore a idrogeno, però, presenta anche delle sfide da superare. La principale è quella di controllare il processo di combustione, che avviene molto rapidamente e a elevate pressioni. L’idrogeno, infatti, è una molecola molto reattiva, che tende a incendiarsi su qualsiasi superficie calda, come le candele, le valvole o le gocce d’olio. Questo comporta il rischio di preaccensione, cioè di una combustione anticipata e incontrollata che può danneggiare il motore.

Per evitare questo problema, l’azienda sta sperimentando diverse soluzioni, come l’iniezione di acqua, che ha un effetto moderatore sulla combustione, o l’uso di olii lubrificanti specifici per gli iniettori, che devono resistere alla secchezza dell’idrogeno. Inoltre, il motore deve essere progettato per sopportare le alte pressioni e le alte temperature, che richiedono materiali resistenti e leggeri.

Il motore a combustione interna a idrogeno è una delle possibili alternative alle celle a combustibile, che offre vantaggi in termini di potenza, efficienza e costo. Il progetto di AVL Racetech dimostra che questa tecnologia può essere applicata anche al settore delle corse, dove la competizione e l’innovazione sono sempre al massimo livello.