I monopattini elettrici sono diventati un baluardo della micromobilità sostenibile. Ma se non fossero davvero così sostenibili come si pensi?
Da alcuni studi realizzati oltreoceano nell’ultimo triennio, è emerso che i monopattini in sharing sono ovviamente meno impattanti sull’ambiente di un’automobile, ma raramente vengono utilizzati in sua sostituzione. Al contrario, sempre secondo gli studi, nella maggior parte dei casi, il monopattino elettrico a noleggio sostituisce una camminata o uno spostamento in bici o sui mezzi pubblici. Peggio ancora, rappresenta uno spostamento che altrimenti non sarebbe stato neanche fatto.
Gli studiosi considerano inoltre l’intero ciclo di vita dei monopattini (produzione, spedizione, raccolta, ricarica, ridistribuzione dei mezzi, smaltimento), che produrrebbe emissioni di CO2 più elevate del ciclo di vita di uno scooter elettrico, di una bici elettrica o tradizionale e persino di un autobus a diesel con molti passeggeri a bordo.
Un’indagine condotta a Parigi nel 2020 ha rivelato che, in un anno, i monopattini elettrici condivisi hanno aggiunto 13mila tonnellate di gas serra all’impronta ecologica della città.
Le cose però starebbero cambiando: le batterie migliorano di anno in anno, l’energia impiegata per le ricariche è sempre più rinnovabile e molte società del settore hanno già avviato le riparazione dei mezzi in loco. Intanto il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha indetto un referendum popolare, in programma il prossimo 2 aprile, chiamando i parigini a schierarsi a favore o contro l’abolizione dei monopattini elettrici in scooter, che negli ultimi anni hanno causato decine di incidenti mortali.
Voi da che parte state?