Da Istanbul a Stoccarda con la nuova Taycan Sport Turismo elettrica

2227 km, 7 Paesi e altrettante frontiere, quattro valute diverse e solo 48 ore per portare a termine la missione, che in elettrico (con una signora auto) si può fare in scioltezza

di Gabriele Arestivo - 03/07/2024 14:53

Viaggiare in elettrico per lunghe distanze: un'idea che fino a qualche tempo fa poteva sembrare difficile da realizzare, sia per la tecnologia a disposizione sulle auto di nuova generazione, non ancora messa a punto, sia per la poco capillare rete di approvvigionamento. Ma i tempi sono cambiati, anche fuori dai confini italiani

Lo abbiamo sperimentato direttamente accettando una sfida che, all'apparenza, potrebbe sembrare estrema: guidare da Istanbul a Stoccarda in due giorni a bordo della nuova Porsche Taycan Sport Turismo. Elettrica, chiaramente.

Un percorso particolare

La sfida è stata reale: per raggiungere la meta bisogna infatti attraversare sette Paesi, con quattro diverse valute e quasi 2300 km da affrontare in circa 38 ore. E se una parte d'Europa è ormai ben coperta da una rete di colonnine HPC super veloci, qualche dubbio lo avevamo per i Balcani e il tragitto della prima giornata di viaggio, ovvero da Istanbul a Belgrado. 

Neanche a farlo apposta, poi, dal sud Europa all'area centrale, le previsioni meteo davano due stagioni differenti: estate piena e autunno (tendente all'inverno). Insomma, un pretesto per provare l'auto in quasi tutte le condizioni climatiche. 

Il viaggio in Taycan Sport Turismo

Conoscevamo già quest'auto dopo averla guidata nei mesi scorsi per circa 6-700 km, ma si trattava del modello precedente e sapevamo che, con la nuova generazione, molte cose sarebbero cambiate. Il nuovo modello ha un’autonomia maggiore (la batteria può raggiungere una capacità di 105 kWh) e tempi di ricarica più brevi rispetto al suo predecessore, con potenza massima alla colonnina di 320 kW. 

Valori altissimi che ci hanno effettivamente permesso di viaggiare in tutta serenità, senza costringerci ad un numero eccessivo di fermate, fatto che sarebbe probabilmente accaduto con mezzi dalle prestazioni inferiori. Per dire, sconsigliamo di replicare la nostra avventura con una citycar a batteria.

Da Istanbul a Belgrado

Il primo giorno di viaggio prevedeva oltre mille km e ben due frontiere. Partiti alle ore 7.00 da Istanbul con il 94% di carica, abbiamo affrontato il traffico caotico della città e, dopo tre ore e quasi 300 km di autostrada, siamo giunti alla frontiera con la Bulgaria con il 41% di batteria.

Sbarcati in Bulgaria, l'aria si è fatta torrida: già dopo le 11.00 del mattino avevamo superato i 30°C e l'aria condizionata è stata un irrinunciabile toccasana per il resto del viaggio. Con un pizzico di sorpresa (e una buona dose di gioia), abbiamo poi scoperto le colonnine di ricarica fast dell’operatore Fines, facilmente disponibili in questo Paese. Il nostro consiglio è ovviamente quello di informarsi per tempo quando si attraversano così tante nazioni, seppure l'Europa Occidentale sia ormai più che fornita.

In viaggio ci ha aiutato anche il sistema di navigazione della Taycan che, una volta impostata la destinazione finale, individua gli eventuali stop di ricarica da effettuare. Un plus utilissimo, che a nostro parere dovrebbe essere integrato anche sui navigatori terzi come Google Maps e Waze.

Dopo aver percorso 384 km, abbiamo così effettuato la prima ricarica avendo ancora il 28% a disposizione: boost di HPC (High Power Charging) presso una colonnina da 180 kW e 58 kWh aggiunti per tornare all'80%. Quanto basta per raggiungere, dopo tre ore (e 250 km circa), la capitale Sofia. Qui, dopo un breve tour tra le strade della città (alle 16.00 il termometro segnava 35°C), è arrivato il momento del secondo e ultimo rabbocco della giornata. Dal 30 all'89% su un'altra colonnina Fines, e dopo circa 25 minuti siamo ripartiti alla volta della Serbia.

Quasi 400 km da affrontare, paesaggi che mutano e un'altra frontiera che ci ha riportato in aerea extra-UE. Nel giro di qualche ora ci siamo ritrovati nella capitale serba, dopo 1010 km percorsi, batteria al 22% e tanto caldo al seguito. Auto collegata ad una wallbox dell'hotel della rete Porsche Destination Charging e 100% assicurato la mattina seguente.

Da Belgrado a Stoccarda

Qualche ora di sonno (meritato) e pronti alla seconda giornata: 300 km in più e ben cinque Paesi differenti da attraversare, ma una rete di colonnine più fitta e anche più veloce a disposizione. Il navigatore della Taycan ci ha indicato da subito gli stop da affrontare, a distanza di circa 3-400 km l'uno, quindi, dopo tanto traffico in uscita da Belgrado, via dritti fino alla periferia di Zagabria, capitale della Croazia. 

Qui abbiamo fatto la nostra prima ricarica del viaggio ad una colonnina Ionity da 350 kW e toccato con mano le prestazioni del nuovo pacco batteria dell'auto. Plug-and-Charge attivo, che non necessita di alcuna carta o app, e via di ricarica: dal 15 al 93% in circa 25 minuti.

Dopo la Croazia abbiamo brevemente attraversato anche la Slovenia, con il tempo che via via peggiorava e la temperatura atmosferica sotto i 20°C. Qualche piccolo temporale, un po' di traffico qua e là e ci siamo ritrovati in Austria, praticamente in autunno: pioggia incessante e poco più di 10°C in mezzo alle montagne.

Dopo altri 300 km è così arrivato il momento della seconda ricarica (e pit stop) della giornata: qui abbiamo sperimentato le massime velocità di ricarica possibili su questo modello, con un picco di 317 kW e ricarica che si è mantenuta per diversi minuti a 290 kW circa. Insomma, dieci o quindici minuti si rivelano più che abbondanti nella maggior parte dei casi e anche noi siamo passati dal 25 all'85% nel tempo di un caffè e di una sosta alla toilette. 

Il rush finale è stato decisamente più rapido, una volta finito lo slalon tra gli infiniti cantieri austriaci ed entrati in Germania. Le autobahn tedesche ci hanno invitati a nozze e abbiamo così potuto spingere anche un po' sull'acceleratore - sempre attenti alla sicurezza -, toccando agevolmente i 180 km/h su lunghe tratte (dove consentito). Quest'auto raggiunge in ogni caso i 230 km/h massimi, cosa più che gradita per chi frequenta queste zone. 

Dopo Monaco abbiamo fatto una brevissima sosta di qualche minuto e ne abbiamo approfittato anche per fare un piccolo rabbocco di soli 12 kWh alla nostra auto, prima di ripartire rapidi verso l'obiettivo finale.

A Stoccarda siamo così arrivati in serata, verso le ore 21.00, dopo 2227 km percorsi e ben 28 ore trascorse in auto con una media di 20.8 kWh/100 km e una velocità media di 80 km/h. 

Un viaggio lungo e sfidante ma intriso di emozioni impossibile da dimenticare (così come non dimenticheremo la stanchezza nell'affrontarlo). Con una delle migliori auto elettriche in circolazione che, forse, farà scuola.