L'Honda EV Outlier è il prototipo elettrico che ridisegna la moto

Niente numeri, molte idee: AWD elettrica senza trasmissione tradizionale, camere al posto degli specchi e un design “Low” per cambiare sensazioni e prospettiva di guida.

di Redazione - 03/11/2025 12:18

Honda ha presentato la EV Outlier Concept al Japan Mobility Show 2025 non come “l’ennesima elettrica”, ma come un’idea di guida inedita. Il telaio libera il centro perché i due motori sono integrati nei mozzi: uno davanti e uno dietro, per una trazione integrale completamente gestita via software. Questo ridisegna le proporzioni – linea bassissima e backrest a guscio che ti trattiene in accelerazione – e sposta l’attenzione dal dato tecnico alla sensazione. Nel linguaggio di progetto, le parole chiave sono “Gliding” (lo scivolare silenzioso) ed “Ecstasy” (la spinta istantanea), più l’elemento “Low” che abbassa punto sella e punto di vista.

Interfaccia “viva”

La strumentazione è su due livelli: in alto le info essenziali, in basso i settaggi e la ripartizione di coppia tra anteriore e posteriore, con visualizzazione dell’angolo di piega. Al posto degli specchi, telecamere integrate nell’area del cruscotto per pulizia visiva e campo più ampio. L’obiettivo dichiarato dal lead designer Yuya Tsutsumi è mostrare quel che l’elettrico può offrire solo grazie alla sua architettura: controllo fine dei due motori, packaging libero, nuove posture, nuova immersione sensoriale.

Manifesto più che prototipo

Honda non comunica potenza, autonomia o tempi di ricarica: scelta voluta, perché l’Outlier è un manifesto di design e dinamica. Tra i dettagli che raccontano questa direzione: batteria “a contrasto” nel corpo nero, superfici lisce “smoke-clear” che lasciano intuire la meccanica, sospensione orizzontale in basso e pneumatici larghi. L’insieme richiama un’estetica che i media presenti a Tokyo hanno collegato anche all’immaginario manga/anime: un linguaggio che rende immediato il messaggio “qui il layout lo decide l’elettrico, non più il motore termico”.

Cosa aspettarsi

È un concept “spinto”, è vero. Ma le soluzioni più credibili in prospettiva sono proprio quelle software-centriche: gestione indipendente dei due motori, interfacce dinamiche, camere al posto degli specchi, posizione di guida ribassata. Se questo è il segnale, le elettriche del prossimo decennio potrebbero non assomigliare alle moto di oggi – e non solo per il rumore assente.