La corsa all’elettrico delle case automobilistiche procede, nonostante la volatilità delle immatricolazioni degli ultimi mesi e le nuove difficoltà subentrate in questa delicata fase di transizione. Al netto dei dati di vendita non troppo incoraggianti, seppur in ripresa (a settembre le BEV sono arrivate a una quota di mercato pari al 5,2%), in Italia i modelli full electric disponibili nel primo semestre dell'anno sono più di un centinaio (+20% in più rispetto al 2023), con un costo medio pressoché invariato a fronte di performance più elevate in termini di autonomia e di velocità di ricarica (fonte: Smart Mobility Report 2024).
Tra i produttori che non demordono e continuano a potenziare il proprio parco auto elettrificato, incalzati dalle direttive UE, c'è Ford. La casa dell'Ovale blu è entrata leggermente in ritardo nel panorama dell'elettrico “democratico”, quello che punta ai volumi piuttosto che all'élite (per posizionamento e caratteristiche, la Mach-E non è un'auto per tutti), e ha di recente spostato in avanti di cinque anni il termine entro cui produrre esclusivamente veicoli 100% elettrici (dal 2030 al 2035), come d'altronde gran parte dei costruttori. Nonostante ciò, il futuro per la casa americana rimane nel segno dell'elettrone, e lo dimostra il fatto che nella prima metà del 2025 l'azienda conterà su una gamma composta da ben nove modelli elettrificati.
Tra le new entry della famiglia c'è Ford Explorer, un SUV 100% elettrico grintoso e avventuriero. Lo abbiamo provato per la prima volta lungo un suggestivo itinerario in Campania, che ci ha portato dal Parco Nazionale del Vesuvio alla zona di Castelvolturno, passando per la periferia del capoluogo. E le nostre prime impressioni sono state assolutamente positive.
Il viaggio nel DNA
Il nuovo SUV elettrico a cinque posti di Ford nasce in Europa, per l’Europa. Per l’azienda, non solo è il primo del segmento ad essere progettato e prodotto nel Vecchio Continente, peraltro nello stabilimento più virtuoso dell’azienda, la storica fabbrica di Colonia trasformata, grazie a un investimento di 2 miliardi di dollari, in un hub produttivo alimentato al 100% da fonti rinnovabili (l’obiettivo per il prossimo futuro è raggiungere la totale carbon neutrality), dove lavorano un centinaio di robot coreografati che saldano, puliscono, verniciano e fondono i componenti accanto ai 3500 operai “in carne ed ossa” della fabbrica. Ma è anche pensato come appannaggio esclusivo del mercato europeo, pur condividendo il nome con l’iconico SUV statunitense del marchio, da cui si discosta per dimensioni (4,47 metri di lunghezza, 1,6 metri di altezza e 1,8 di larghezza per l’Explorer elettrica, contro i 5x2x1,7 metri della sorella termica a stelle e strisce), design e motorizzazione.
Explorer nasce con il viaggio e accenni di off-road nel DNA, ma si presta benissimo agli scenari più disparati, città compresa. Non a caso, è stato il mezzo con cui la youtuber Lexie Alford, nota per essere stata la più giovane viaggiatrice ad aver visitato 196 Paesi a soli ventidue anni, ha battuto un altro record (verificato da RecordSetter): essere la prima persona a circumnavigare il globo con un veicolo a batteria. Pur con tutte le difficoltà del caso, la youtuber ha percorso 30.000 chilometri attraversando 6 continenti a bordo di Explorer, un progetto con cui l’azienda ha voluto ribadire forte e chiaro un concetto con cui i più faticano ancora a familiarizzare: si può fare, anche in elettrico.
Explorer oggi: com'è, come va e quanto costa
Per Explorer, Ford propone una scelta di motori a trazione posteriore con potenza fino a 210 kW e autonomia dichiarata fino a 602 km e a trazione integrale con doppio motore da 250 kW e autonomia dichiarata fino a 566 km. Quella in nostra dotazione è quest'ultima versione.
Explorer è una vettura imponente, ma non eccessiva. Le dimensioni e la pulizia delle linee, squadrate ma armoniche, lo rendono un veicolo robusto e senza troppi orpelli sul fronte del design; secondo noi, un grosso punto a suo favore. Il frontale è dominato da una calandra chiusa su cui spicca l'Ovale blu e da un gruppo ottico con fari LED Matrix a forma di "L" rovesciata, ma è nel posteriore che si percepisce la sua vera personalità, con due inserti che lo percorrono nella sua interezza, tra cui una modanatura nera con il nome del veicolo (non retroilluminato, purtroppo).
Gli interni spaziosi, tipici delle auto elettriche del segmento, trasformano l'auto in un "salottino" su quattro ruote con un leggero accenno di sportività: a dominare l'abitacolo è l'ampio display dell'infotainment da 14,6 pollici, regolabile in altezza e con inclinazione di oltre 30 gradi per avere sempre la giusta visibilità durante la guida, che nasconde un capiente vano a scomparsa da utilizzare all'occorrenza insieme al grande portaoggetti collocato tra i sedili. Ricche le dotazioni di serie, tra cui volante, sedili anteriori riscaldabili e funzione di massaggio per il sedile del guidatore (un plus non imprescindibile, ma molto gradevole). Particolare la sommità della plancia percorsa da una lunga soundbar. Tornando all'infotainment, l'OS è l'ultima versione di Ford Sync, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, con un'interfaccia a nostro avviso molto semplice e intuitiva che lascia spazio a una buona dose di personalizzazione. Il sistema di navigazione, tuttavia, ci ha lasciato perplessi per alcuni nei del tutto risolvibili, come le indiscrete finestre d'avviso che, all'apertura, occultano gran parte della navigazione.
Nonostante il peso sostenuto, allineato agli altri veicoli elettrici di simili dimensioni (1.908 kg per la versione a singolo motore, 2.179 kg in quella a doppio motore), Explorer è un'auto agilissima, con una dinamica di guida che ci ha sorpreso per reattività e scattantezza, complice anche il raggio di sterzata di 10,8 metri nella versione che abbiamo provato. Senza esagerare, in alcuni momenti ci siamo quasi dimenticati di guidare un SUV (convinti di essere a bordo di una citycar).
Per quanto riguarda i tempi di ricarica, la versione a trazione integrale supporta la ricarica rapida (ci vuole meno di mezz'ora per portare la batteria dal 10 all'80%) alle colonnine DC con potenza fino a 185 kW, dati che si abbassano per le versioni meno performanti. L'auto supporta anche il Plug & Charge.
In conclusione, Explorer è un mezzo davvero interessante, gradevole esteticamente, comodo, versatile e divertente da guidare. Il prezzo di partenza è di 41.500 euro, che arriva a 55.500 euro nella versione top di gamma. Salato, sì, specie se comparato a modelli simili della stessa fascia; ma che, considerando il numero elevato di dotazioni di serie (e le qualità oggettive dell'auto), in parte si perdona.