Entourage è il monopattino che parla la lingua delle moto

A Eicma 2025 debutta un monopattino “formato moto”: ruote larghe per più stabilità, produzione italiana e ricarica rapidissima (dal 10 all’80% in pochi minuti)

di Redazione - 06/11/2025 17:26

A Eicma 2025 spunta un mezzo difficile da incasellare. Si chiama Entourage e nasce da un’idea coltivata dieci anni fa da uno studente del Pasadena ArtCenter, arrivata oggi alla maturità con una produzione annunciata interamente in Italia. Non è un semplice monopattino: è un mezzo compatto che prende in prestito linguaggio e sostanza dal mondo moto, per portare nel “last mile” stabilità, autonomia e tempi di ricarica degni di un veicolo vero.

Il colpo d’occhio è tutto nelle ruote, larghissime, pensate per aumentare l’impronta a terra e togliere quell’insicurezza tipica dei monopattini con gomme strette. La pedana ampia e il baricentro basso fanno il resto, restituendo un assetto più composto sulle sconnessioni e nelle curve lente. È un approccio che però ha un prezzo sulla bilancia: 39 kg non sono pochi. Entourage si piega per farsi trasportare, ma qui la logica è più spostarlo quando serve, che portarselo su per le scale come fosse un giocattolo.

Micromobilità, ma in grande

Sotto la scocca c’è un motore da 500 W di picco e un pacco batteria poco sopra 1 kWh. Il dato che colpisce è la ricarica: dal 10 all’80% in 8 minuti e mezzo con il caricatore rapido proprietario. Numeri che, se confermati fuori dallo stand, possono cambiare davvero le abitudini in città, perché trasformano una sosta breve in carica utile. Sul manubrio un display integrato raccoglie le informazioni essenziali.

Restano i nodi normativi (in strada il limite è 20 km/h) e quelli di posizionamento. Entourage nasce come prodotto premium e si vocifera di un prezzo sotto i 5.000 dollari al debutto previsto per il prossimo anno: una soglia alta per il segmento, ma coerente con la promessa di materiali e finiture fuori standard. Si tratta di un mezzo che, in fin dei conti, porta l’idea del monopattino su un piano più maturo e articolare, che piacerà a chi vuole la compattezza di un mezzo cittadino (dal design senz'altro particolare) senza rassegnarsi a compromessi di stabilità e autonomia.