Poter ricaricare rapidamente la propria auto elettrica è sempre più centrale nell'esperienza di tutti i giorni nonché uno dei limiti noti di questo segmento, tanto apprezzato da un lato e criticato dall'altro. La tecnologia di ricarica è in evoluzione continua ma, come sappiamo, ci sono diverse variabili in gioco e una di queste sono le colonnine, sempre più spesso disponibili in versione HPC (High Power Charging).
Tra gli operatori impegnati a creare una rete di ricarica super efficiente c'è anche Ionity, società nata qualche anno fa dalla joint venture tra BMW, Ford, Hyundai, Mercedes Benz e Volkswagen Group, Audi e Porsche. La loro rete è europea e conta oltre 2750 colonnine HPC in 530 punti. Abbiamo abbiamo avuto l'opportunità (e la fortuna) di visitare il loro centro sperimentale di Monaco di Baviera nelle scorse settimane.
Il "metodo" Ionity
Trecentocinquanta kilowatt di potenza potrebbero sembrare tantissimi, e in effetti è così, ma Ionity ha voluto puntare sin da subito sulle ultimissime tecnologie in circolazioni per creare una rete senza molti compromessi. Nessuna auto elettrica è in grado di raggiungere ad oggi un picco del genere, ma i produttori stanno facendo evolvere rapidamente i pacchi batterie e i loro sistemi di controllo. Quando arriverà quel momento, Ionity sarà già pronta, anche perché le loro colonnine sono state testate per fornire la massima potenza (350 kW) per decine e decine di minuti consecutivi.
I tester che fanno base a Monaco ci hanno mostrato come sia possibile effettuare i test al giorno d'oggi: Ionity ha realizzato un camioncino che simula il comportamento di una EV in grado di assorbire l'energia anche per 40 minuti consecutivi. Un sogno.
Il futuro viaggia a 400 kW
Il laboratorio a cielo aperto di Ionity è il luogo ideale i test, perché si trova in condizioni meteorologiche reali, mutevoli, e sta servendo come base anche per le sperimentazioni dei produttori impegnati a fornire batterie sempre più performanti. Ionity sta infatti accumulando via via sempre più competenze in un comparto cruciale per la diffusione dei mezzi elettrici.
A Monaco l'azienda sta già guardando oltre con le prossime colonnine da 400 kW ed una partnership con l'italiana Alpitronic, annunciata nei mesi scorsi, che l'azienda ci ha confermato. E intanto migliora l'affidabilità software della sua rete testando di continuo tutti i suoi modelli in circolazione.
E poi c'è il Plug & Charge
In questa occasione abbiamo provato anche uno dei servizi più interessanti disponibili già da qualche tempo sul mercato italiano per alcuni veicoli elettrici, i più moderni in circolazione. Si chiama Plug & Charge e dà la possibilità di fare il pieno di elettroni senza la necessità di "strisciare" la carta o attivare l'applicazione.
Con Plug & Charge basta inserire il connettore e il gioco è fatto, un po’ come se facessimo benzina e il pagamento ci venisse scalato in automatico. Questo standard si sta diffondendo pian piano: Ionity è stato tra i primissimi provider ad offrirlo, ma sono ancora poche le auto che lo supportano. Tra queste anche la Hyundai Ioniq 6 con la quale abbiamo affrontato il viaggio da Milano a Monaco in occasione dell'IAA 2023.
@typo_ita Abbiamo fatto un giro nei laboratori segreti di Ionity: colonnine super fast e obiettivo 400 kW⚡️#elettrico #laboratorio #colonnine ♬ vlog, chill out, calm daily life(1370843) - SUNNY HOOD STUDIO