A Brescia i primi test italiani del car sharing del futuro: auto elettriche a guida autonoma e ricarica wireless

Il progetto di A2A, Politecnico di Milano e MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile) punta a rivoluzionare la mobilità sostenibile urbana

di Greta Rosa - 27/01/2025 18:07

Immaginate di prenotare un'auto in car sharing che non richieda rocambolesche rabdomanzie o che, banalmente, ci imponga un moto a luogo, ma che ci raggiunga da sola. Non solo: che sia anche in grado di trasportarci, riparcheggiarsi e fare il pieno (di elettroni) a una stazione di ricarica (wireless) in piena autonomia. 

Il nome in codice è car sharing del futuro, il nome reale assume declinazioni diverse a seconda dei Paesi e degli operatori che lo stanno sperimentando. Dagli Stati Uniti alla Francia, passando per Singapore e i Paesi Bassi, sono diversi i palcoscenici in cui si sta testando un modello di mobilità urbana che ammicca più che mai al futuro. Se poi sia un futuro immaginifico o realistico, lo stabiliranno i postumi. 

All'appello mancava l'Italia, che ha appena raccolto il guanto di sfida con un progetto firmato da A2A, Politecnico di Milano e Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST). Nei giorni scorsi, a Brescia, una Fiat 500 elettrica ha percorso per la prima volta un chilometro in modalità autonoma su strade aperte al traffico. 

La sperimentazione, autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e supportata dal decreto ministeriale "Smart Road", continuerà per tutto il 2025 con test mensili per le strade del centro storico della città lombarda e in aree limitrofe.

L'innovazione è una soluzione

Grazie a un setup hardware avanzatissimo a base di sensori, attuatori, servizi di networking e unità di calcolo, combinato ad algoritmi di intelligenza artificiale, l’auto è in grado di replicare il comportamento di un conducente umano, viaggiando a velocità che non superino - per ora - i 30 km/. Per ora, un supervisore a bordo e una safety car seguiranno ogni test, con tanto di monitoraggio in tempo reale di una control room dedicata (nella sede bresciana di A2A), ma in futuro sarà tutto in mano alla tecnologia.

Oltre ad essere un esempio concreto di mobilità sostenibile all'avanguardia, questa tecnologia vuole contrastare l'inattività cronica delle auto private, utilizzate in media per soli 70 minuti al giorno (e inattive per il 95% del tempo), e ottimizzare i veicoli in sharing presenti in città, riducendone il numero e la capillarità (in alcune città del tutto discutibile) in favore di un servizio più flessibile e puntuale.

Un altro elemento chiave è il sistema di ricarica wireless (WPT) sviluppato dal Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano. Il prototipo, con una potenza di 7 kW, consente all'auto di ricaricarsi senza collegamenti fisici e rende quindi superfluo l’intervento umano anche durante questa fase.

Contenuto realizzato in collaborazione con A2A