T-Omega è una startup che ha trovato il modo di ridurre sensibilmente i costi dell’energia eolica offshore con un nuovo design della turbina, rispondendo così ad uno dei principali problemi di questo settore.
L’energia eolica offshore, infatti, è una fonte rinnovabile e pulita, ma ha anche dei costi elevati di produzione, installazione e manutenzione. Le turbine offshore tradizionali hanno una struttura a palo centrale che richiede una grande quantità di materiale e di peso per rimanere in equilibrio. Le turbine galleggianti, invece, hanno problemi di stabilità e di orientamento rispetto al vento.
La soluzione di T-Omega: una turbina a doppio asse e a base piramidale
A differenza di quanto visto fino adesso, il loro prototipo da 10 MW ha un doppio asse sostenuto da due estremità e quattro supporti diagonali che scendono fino a una base piramidale, galleggiante sui quattro angoli. Sarà alta 119 m e con un rotore da 198 m.
Questa base è ancorata al fondo marino con un po’ di margine, in modo che l’intera struttura possa seguire la direzione del vento e spostarsi passivamente. La turbina è in grado di resistere anche a onde di 30 metri.
I vantaggi economici e ambientali della turbina di T-Omega
La turbina di T-Omega ha diversi vantaggi economici e ambientali rispetto alle turbine offshore tradizionali. Innanzitutto, richiede meno materiali e peso, quindi ha un costo di produzione inferiore. In secondo luogo, si può assemblare in porto e trasportare facilmente, quindi ha un costo di installazione minore.
In terzo luogo, se necessario si può sganciare e rimorchiare fino a una banchina per la manutenzione, quindi ha un costo di gestione minore. Infine, produce energia con un risparmio complessivo del 27% rispetto al classico eolico offshore di pari capacità e del 130% se comparato alle attuali turbine galleggianti.
T-Omega ha già testato un modello in scala della sua turbina e sta lavorando al primo prototipo a dimensione reale.