Il 2024 si è rivelato un anno positivo per le energie rinnovabili in Italia. Secondo il report annuale di Terna, il 41,2% della produzione di energia elettrica è stato generato da fonti green, un aumento rispetto al 37,1% del 2023. Questo progresso è stato trainato in gran parte dall’idroelettrico (+30,4%) e dal fotovoltaico (+19,3%), quest’ultimo stabilendo un nuovo record con oltre 36 TWh di elettricità prodotta.
Nonostante l'incremento, alcune fonti hanno registrato una flessione: la produzione da eolico è calata del 5,6% e quella geotermica dello 0,8%. Complessivamente, l'Italia ha visto un aumento della capacità rinnovabile di quasi 7,5 GW (+29%), raggiungendo una potenza installata totale di 76,6 GW, di cui 37,1 GW da solare e 13 GW da eolico.
Consumi elettrici e bilancio energetico
Parallelamente alla crescita delle rinnovabili, i consumi elettrici italiani nel 2024 sono aumentati del 2,2%, attestandosi a 312,3 miliardi di kWh. La maggiore richiesta si è concentrata nei mesi estivi, complici le temperature superiori alla media, con una punta oraria record di 57,5 GW registrata il 18 luglio.
La produzione nazionale ha coperto l’83,7% della domanda, con il restante 16,3% proveniente dal saldo energetico con l’estero. Il 2024 ha visto anche un forte incremento dell’export elettrico (+47,9%), bilanciato da un modesto aumento dell’import (+2,4%). Questo dato sottolinea il ruolo crescente delle interconnessioni, essenziali per gestire l'intermittenza delle rinnovabili e per condividere risorse energetiche.
In termini di settori industriali, i consumi delle imprese energivore sono rimasti stabili (-0,3%), con incrementi nei comparti cementifero, cartario, alimentare e siderurgico. Al contrario, settori come i metalli non ferrosi e la chimica hanno registrato cali significativi.
Accumuli e sfide future
Un elemento cruciale per il futuro delle rinnovabili è la capacità di accumulo. Nel 2024, la potenza nominale degli accumuli è aumentata di 2.113 MW, raggiungendo un totale di 12.942 MWh distribuiti su circa 730.000 installazioni. Questo sviluppo è stato favorito da politiche incentivanti per piccoli impianti e dai meccanismi contrattuali del capacity market per le grandi installazioni.
Nonostante i progressi, l’Italia deve ancora affrontare sfide importanti. La riduzione delle emissioni di CO2, stimata in oltre 8 Mt grazie al calo della produzione a carbone (-71%), è un segnale positivo. Il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici (come quelli fissati dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima al 2030), richiede un’accelerazione nei progetti di rinnovabili, una migliore integrazione delle fonti intermittenti e un ulteriore sviluppo delle tecnologie di accumulo.