Record di produzione energetica da rinnovabili in Italia: ad aprile è stata oltre il 50%

Crescita significativa del fotovoltaico e dell'idroelettrico: l'Italia riduce le importazioni di energia e punta a un futuro più green.

di Gabriele Arestivo - 23/05/2024 19:25

Ad aprile 2024, l'Italia ha raggiunto un traguardo storico nella produzione di energia rinnovabile, coprendo più della metà della domanda energetica nazionale con fonti green. Questo risultato segna una tappa fondamentale nella transizione energetica del Paese, equiparabile solo ai livelli raggiunti durante il lockdown del 2020. Secondo i dati di Terna, il fabbisogno elettrico mensile è stato di 25,5 miliardi di kWh, con un incremento dell'1% rispetto all'aprile dell'anno precedente.

Il contributo delle diverse fonti rinnovabili

Le fonti rinnovabili hanno fornito il 51,2% della domanda elettrica ad aprile, un record che riflette l'efficacia degli sforzi italiani per incrementare la produzione di energia sostenibile. L'energia idroelettrica ha giocato un ruolo di primo piano, coprendo il 35% della produzione totale, grazie a una primavera particolarmente piovosa. Buone performance anche del fotovoltaico al 31%, mentre l'eolico ha coperto il 17,4% nonostante una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente.

Questo significativo aumento nella produzione di energia da fonti rinnovabili ha avuto un impatto positivo sulle importazioni di energia, che sono diminuite del 29%. Nei primi quattro mesi del 2024, l'Italia ha aggiunto 2.356 MW di nuova capacità rinnovabile, di cui 2.167 MW derivanti dal fotovoltaico, confermando quest'ultimo come la tecnologia a più rapida espansione.

Consumi e distribuzione territoriale

Il consumo di energia elettrica in Italia ad aprile 2024 è aumentato dell'1,1% rispetto allo stesso mese del 2023, totalizzando 23,5 miliardi di kWh. La variazione del fabbisogno energetico è stata distribuita in modo omogeneo lungo la penisola: +0,9% al Nord, +1% al Centro e +1,7% al Sud e nelle Isole. Questa crescita è in parte attribuibile all'"effetto Pasqua" e a due giorni lavorativi in più rispetto all'aprile precedente, oltre a temperature medie superiori di 1,5°C.

I settori industriali hanno mostrato segni di ripresa, con una crescita dell'1% nei consumi rispetto all'anno precedente. Tuttavia, se destagionalizzati e corretti per l'effetto calendario, questi dati rivelano una leggera flessione del -1,4%. Il settore dei servizi, invece, ha visto un incremento significativo dei consumi a febbraio 2024 (+4,9%), grazie a una riduzione dell'inflazione e a un rallentamento dei prezzi dei beni energetici.

Ad aprile, la produzione nazionale netta di energia è stata di 20,4 miliardi di kWh, con le rinnovabili che hanno coperto il 51,2% della domanda, in netto aumento rispetto al 36% di aprile 2023. La produzione idrica è aumentata del 197,5% e quella fotovoltaica del 19,5%, mentre le fonti geotermica ed eolica hanno registrato leggere diminuzioni. La produzione da fonti termiche è calata del 16,6%.

Il saldo dell'energia scambiata con l'estero ha visto una riduzione delle importazioni del 28,9%, bilanciata da un aumento dell'export del 114,7%.