In un mondo dove la qualità dell’aria è una preoccupazione da non sottovalutare, una startup italiana con base nel Regno Unito sta portando una ventata di innovazione (seppur sperimentale) con AIReactor, un dispositivo che purifica l’aria domestica in modo naturale e sostenibile.
Come funziona
Non si tratta, però, di un tradizionale purificatore d’aria: il suo cuore pulsante è un fotobioreattore cilindrico che ospita microalghe fotosintetiche. Queste minuscole piante acquatiche, essenziali per gli ecosistemi marini, assorbono CO2 e sostanze inquinanti e rilasciano ossigeno puro.
AIReactor pompa un flusso d'aria continuo che mantiene le alghe in movimento e ottimizza la fotosintesi, simulando le correnti marine. Il risultato? Un’aria più pulita e un suono rilassante che ricorda il gorgoglio del mare. Secondo l'azienda, il dispositivo avrebbe un potenziale di cattura del carbonio pari a quello di un albero maturo.
Non finisce qui: le alghe utilizzate si trasformano in biomassa, che la startup essicca e riutilizza per creare biopolimeri, materiali naturali per la stampa 3D di prodotti.
Dove trovarlo
AIReactor, ancora in fase prototipale, fa ora parte della collezione permanente di design del Mudac-Museum of Contemporary Design and Applied Arts di Losanna (Svizzera) insieme ad altre creazioni prodotte utilizzando la biomassa delle alghe. Sarà possibile vederlo in azione in occasione della Milano Design Week che si svolgerà nella capitale lombarda dal 15 al 23 aprile.