Asahi Soft Drinks, società satellite del maxi gruppo della birra giapponese (proprietaria della nostrana Peroni dal 2016), ha modificato alcuni suoi distributori di bevande per renderli in grado di catturare CO2. In generale, qualsiasi macchinetta è dotata di un sistema di raffreddamento che assorbe aria dall’esterno per mantenere fresche le bevande; nel caso di questi speciali distributori Asahi, l’inserimento di polvere di calcio all’interno del filtro intrappola l’anidride carbonica presente nell’aria “catturata” grazie a una reazione chimica.
Un solo distributore sarebbe in grado di assorbire la stessa quantità di CO2 di venti cedri giapponesi, alberi famosi per la loro grande capacità di assorbimento.
Non si tratta chiaramente di numeri da capogiro, ma resta un dato significativo, dal momento in cui le queste macchinette succhia-CO2 potrebbero compensare fino al 20% delle loro emissioni, come spiegato dall’azienda.
A breve verrà avviata una prima fase di test che prevede l’installazione di 30 distributori mangia-CO2.
L’obiettivo a lungo termine è tuttavia quello di convertire l’intera flotta da 260mila macchinette del gruppo nel 2024 (ognuna delle quali riuscirebbe a rimuovere fino a 60 kg di anidride carbonica ogni anno).