Ad Ascoli Piceno, nelle Marche, c'è una nuova ondata "verde". Il suo cuore pulsante è una comunità energetica inaugurata pochi giorni prima dell'approvazione, da parte dell'Unione Europea, del piano di aiuti pubblici da 5,7 miliardi di euro che sosterrà l'autoproduzione il consumo di energie rinnovabili in Italia, dando l'impulso finora mancante a queste realtà. Una mossa anticipatoria, quella di Ascoli, che profila netto e chiaro il sentire collettivo dell'ultimo periodo: per far sì che l'energia pulita sia il futuro, si deve partire dal presente.
Solar Club è infatti la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Octopus Energy, la compagnia energetica britannica nata come sette anni fa e sbarcata in Italia lo scorso anno, dove ha già convinto oltre 70.000 clienti. La prima CER di una lunga serie: Octopus non si fermerà al capoluogo marchigiano, ma ha già predisposto un investimento di circa 5 milioni di euro per portare i suoi "club" in tutto lo Stivale, andando a coprire i costi per l'installazione degli impianti fotovoltaici in attesa dei fondi previsti dal governo e, in casi come quello di Ascoli, anche la parte di incentivo.
Cosa sono le CER
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono associazioni di privati, aziende o amministrazioni locali unite da un unico obiettivo: produrre, condividere e consumare energia rinnovabile in modo autonomo. Per farlo, devono chiaramente appoggiarsi a un impianto di produzione di energia rinnovabile (eolico o fotovoltaico) situato in loco, di cui condividono i benefici: risparmio in bolletta, alleggerimento della rete elettrica (grazie a cui si evitano picchi di domanda e aumento dei prezzi), minor impatto ambientale, valorizzazione del territorio e sensibilizzazione dei membri.
Con gli obiettivi UE di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050, le comunità energetiche risuonano più che mai come uno degli asset possibili per raggiungere questo obiettivo.
Il Solar Club di Ascoli Piceno
Il primo Solar Club di Ascoli sarà in grado di alimentare 80 case e un'azienda di piccole dimensioni. Entrare a farne parte è molto semplice: dopo l'iscrizione, del tutto gratuita (le liste d'attesa sono aperte) ed esente da lungaggini burocratiche, si ottiene un incentivo da parte di Octopus quando si sfrutta l'energia generata dall'impianto fotovoltaico situato in prossimità della propria abitazione. Si tratta di un incentivo che in futuro dovrebbe essere riconosciuto da parte del governo, ma che per adesso viene anticipato dalla compagnia energetica.
Possono aderire alla comunità tutti i titolari di un'utenza domestica allacciati alla stessa cabina dell'impianto, al di là del fornitore scelto (dunque anche se non si è clienti Octopus). La stima è che, entrando a far parte di questa CER, si risparmi l'equivalente di una bolletta all'anno, con un cashback fino al 50% sui kWh consumati quando si utilizza l'energia pulita degli impianti della comunità (di solito nelle giornate in cui le radiazioni solari sono più forti). Chiaramente l'incentivo per le CER che sorgeranno nel prossimo futuro sarà diverso, e verrà calcolato man mano ad ogni attivazione.
Contenuto realizzato in collaborazione con Octopus Energy