Si torna a parlare di nucleare con la notizia dell’approvazione di una mozione parlamentare che apre a una possibile, futura considerazione dell’atomo all’interno del mix energetico italiano. Quindi vedremo presto reattori nucleari dalle nostre parti? Non proprio, ma lo scenario tende verso una maggiore apertura verso il nucleare di quarta generazione e i piccoli reattori SMR (Small Modular Reactors).
A proposito di questi ultimi, dagli Stati Uniti arriva un nuovo mini reattore di città chiamato AP300. Ha una potenza di 300 MW (alimenterà fino a 300.000 abitazioni) ed è considerato un’innovazione non solo per le piccole dimensioni - che lo rendono grande come mezzo campo di calcio - e la tecnologia che utilizza, quella a raffreddamento passivo, ma anche perché potrebbe prendere il posto delle vecchie centrali a carbone, producendo la stessa quantità di energia senza emissioni (ma non senza scorie). Inoltre non utilizzerà combustibili speciali o liquidi metallici e non avrà bisogno di fonti di energia per essere attivato.
Costerà un miliardo di dollari e si pensa possa arrivare sul mercato dal 2027. Voi siete pro o contro?