Milano è la città più inquinata d’Europa per il secondo giorno consecutivo ed è quarta nella classifica mondiale delle città con più mog al mondo, dopo Pechino e prima di Kabul. I dati sono preoccupanti: il livello di particolato PM2.5 si attesta a circa 16 volte il valore annuale delle linee guida sulla qualità dell’aria dettate dall’OMS. Sono giorni che il capoluogo lombardo e in generale l’area della pianura padana si sveglia con una qualità dell’aria malsana.
Come dimostrano i dati di QAir, tra le cause spicca il traffico urbano, che produce circa la metà degli ossidi di azoto presenti nell’atmosfera, e gli impianti di riscaldamento, che ne producono il 9%. Guardando alle polveri sottili, però, le auto producono il 20% del particolato, mentre gli impianti termici il 56%. E poi c’è l’agricoltura, responsabile del 97% dell’ammoniaca immessa nell’aria, che porta alla formazione di polveri sottili secondarie.
Le normative europee hanno imposto di non sorpassare la soglia dei 50 microgrammi di PM10 per metro cubo, ma la città viaggia su una media di 47.75 e dall’inizio del 2022 sono state ben 12 le giornate con valore di smog oltre il limite.