Microsoft ha siglato un accordo inedito per la sua storia. La multinazionale, con sede a Redmond, ha deciso di acquistare il 100% dell'energia prodotta dalla centrale nucleare di Three Mile Island, in Pennsylvania, per i prossimi vent'anni.
L'energia sarà utilizzata per alimentare i suoi data center, fondamentali per supportare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale (AI). L'investimento di 1,6 miliardi di dollari necessario per riattivare uno dei reattori della centrale, chiuso dal 2019, fa parte di un piano più ampio di Constellation Energy Corp., il principale operatore di reattori nucleari degli Stati Uniti. La riapertura del reattore è prevista per il 2028.
Obiettivo zero emissioni entro il 2025
L'accordo rappresenta una scelta strategica per Microsoft, che intende ridurre la sua impronta di carbonio e alimentare i suoi data center con energia pulita. Questa collaborazione riflette un crescente interesse nel settore dell'energia nucleare, visto che le fonti rinnovabili come l'eolico e il solare non garantiscono un flusso costante di elettricità. L'energia nucleare, invece, offre una fornitura continua e stabile, ideale per soddisfare le esigenze dei server che lavorano senza sosta.
Il CEO di Constellation, Joe Dominguez, ha sottolineato l'importanza di questa decisione, affermando che non è possibile immaginare un futuro energetico negli Stati Uniti senza includere il nucleare. L'operazione, che coinvolgerà anche il rinnovo della licenza della centrale fino al 2054, sottolinea come la domanda di energia per il settore tecnologico stia ridefinendo le priorità dell'industria energetica.
Il nucleare come alleato del futuro tecnologico
La scelta di Microsoft non è isolata. Anche altri giganti del settore tecnologico stanno esplorando opzioni nucleari per alimentare le loro infrastrutture. Ad esempio, Amazon ha investito nella costruzione di un campus collegato a una centrale nucleare in Pennsylvania. Questi investimenti rispecchiano la crescente pressione sui tech leader per trovare soluzioni sostenibili in un'epoca di consumo energetico crescente, dovuto soprattutto alla rapida espansione dell'intelligenza artificiale e dei servizi cloud.