C'è una startup italiana chiamata Energy Dome che ha trovato il modo di utilizzare la CO2 in maniera costruttiva, realizzando una mega batteria che adesso tutti vogliono. Non stiamo parlando di una soluzione alternativa al Powerwall di Tesla, i loro impianti servono infatti a stoccare grandi quantitativi di energia e reimmetterli in rete quando c'è più necessità.
A cosa servono queste "batterie"
Con il boom delle energie rinnovabili, come eolico e fotovoltaico, è fondamentale lo sviluppo di immensi sistemi di accumulo che possano ricevere l'energia in eccesso prodotta nei momenti di picco, ed è qui che entra in gioco Energy Dome. La loro soluzione è molto più economica dei sistemi di accumulo tradizionali, con il vantaggio ulteriore che non c'è la necessità di terre rare.
A giocare un ruolo centrale è piuttosto la CO2, uno dei pochi gas che può essere condensato e immagazzinato come liquido sotto pressione a temperatura ambiente. Energy Dome ha ideato un processo termodinamico chiuso che permette di usare energia per comprimere il gas e trasformarlo in liquido ad alte pressioni, ed attivare il processo inverso quando c'è necessità. In questo caso la CO2 liquida si riscalda, evapora e si espande rapidamente, facendo ruotare una turbina che genera energia da reimmettere in rete.
La CO2 torna così allo stato gassoso senza che una singola molecola venga dispersa.
Energy Dome è già pronta
La startup ha già realizzato un impianto dimostrativo nei pressi di Nuoro, in Sardegna, ma ha in programma la costruzione di altri sei impianti in Italia entro il 2024, con un valore di 40 milioni di dollari ciascuno. La sua tecnologia piace in Italia e all'estero, difatti ha raccolto 54 milioni di euro nell'ultimo round di investimenti e sta già guardando agli Stati Uniti per i prossimi sviluppi.
@typo_ita La super batteria a CO2 tutta italiana 🇮🇹 #energydome #energia #co2 #rinnovabili ♬ Mishaps - Lofi-nimation