Il Parlamento Europeo ha adottato la sua posizione negoziale sulla legge UE sul ripristino della natura con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astensioni.
"I deputati - si legge sul sito del Parlamento UE - sottolineano che il ripristino degli ecosistemi è fondamentale per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e riduce i rischi per la sicurezza alimentare". Il prossimo passo è l'avvio dei negoziati con il Consiglio UE sul testo definitivo della legge.
Cosa prevede la legge sul ripristino della natura
La Nature Restoration Law prevede che tutti gli Stati membri dell'Unione Europea adottino misure per il recupero di almeno il 20% delle zone terrestri e marine entro il 2030. Il recupero e la tutela dell'ambiente riveste un ruolo cruciale nel contrastare la perdita di biodiversità, che negli ultimi decenni ha subito una drastica diminuzione anche in Europa. Attualmente, l'81% degli habitat europei versa in condizioni precarie, e solo il 27% delle specie animali e vegetali gode di uno stato di conservazione ritenuto "soddisfacente".
Nessun "pericolo" per le rinnovabili
Ma cosa significa tutto ciò per lo sviluppo degli impianti produttori di energie rinnovabili, come l'eolico e il fotovoltaico? L'Unione Europea ha specificato che le infrastrutture chiave per la transizione energetica non subiranno alcun impatto e che non sarà imposto l'obbligo di creare nuove aree protette.
La legge entrerà in vigore solo dopo che la Commissione avrà esaminato e comunicato le condizioni per garantire la sicurezza alimentare. Inoltre, è prevista una deroga nel caso in cui si verifichino conseguenze socioeconomiche "eccezionali".
Le risposte ai detrattori
Un altro aspetto rilevante riguarda le critiche sollevate dai detrattori della legge, come i partiti di destra ed estrema destra europei, che sostengono che tali misure ostacolino il lavoro degli agricoltori.
Al contrario, è proprio l'assenza di tutele normative per la natura e un'azione collettiva mirata ad arginare il cambiamento climatico che potrebbe causare ulteriori danni al settore agricolo.
Tra gli altri punti fondamentali, la legge mira anche a migliorare la salute e la diffusione degli insetti impollinatori, essenziali proprio per la struttura, il funzionamento e la conservazione degli habitat e per l'agricoltura (circa l'80% delle piante selvatiche e coltivate dipende dagli insetti impollinatori).